Mozione: Realizzazione di politiche di Co-Housing
Premesso che:
– Il termine Co-Housing significa letteralmente “coabitare” e viene utilizzato in riferimento a una particolare forma di vicinato, dove singoli, coppie di giovani o anziani, intere famiglie vivono in complessi residenziali composti da appartamenti privati e da ampi spazi destinati all’uso comune. Oltre al tema della condivisione di spazi comuni, il co-housing è un modello abitativo in cui ricostruire legami sociali e nuove forme di abitare collettivo, contribuire alla qualità delle pratiche di vita quotidiane soddisfacendo i bi-sogni di socialità della cittadinanza, quali ad esempio l’accudimento dei bambini, degli anziani, la cura dell’ambiente, la manutenzione ordinaria degli edifici e la collaborazione con la municipalità.
– Il Co-Housing rappresenta un potenziale scarto culturale nell’attuale logica residenziale, quello di promuovere i principi di solidarietà, dialogo, meticciamento e coesione sociale finalizzati al benessere e alla sicurezza dei cittadini; prevenire il disagio, fino alle patologie individuali e collettive, derivante dalla solitudine connotante in termini sempre più critici la società individualista odierna; favorire forme di razionalizzazione dei consumi legati alla scelta consapevole di condividere spazi e servizi in uno spirito collettivo di mutua solidarietà; privilegiare l’impegno civile volontario e gratuito che rappresenta una importante risorsa per la collettività se favorito ed incentivato.
Considerato che:
– Nelle nostre società occidentali si è affermato un modello nucleare di famiglia sempre più chiusa nel proprio guscio e sempre maggiormente individualista, disgregante le reti parentali e sociali;
– Una crisi del modello di welfare pubblico esistente, perdurante da alcuni decenni, ha comportato un crescente abbandono delle famiglie nella gestione delle criticità sociali, nonché l’affievolimento delle pratiche di coesione sociale.
Rilevato che:
– Il Documento d’Inquadramento approvato dal Consiglio Comunale possiede le finalità, in particolare: di risanamento e riqualificazione al fine della dotazione di servizi nei quartieri oltre che di servizi generali urbani e allo scopo; di realizzare opere di interesse pubblico, anche esterne al perimetro dei singolo PII, in forma singola o associata, aree e opere in genere individuate nel Piano dei Servizi vigente e nel Programma delle Opere pubbliche, comprese opportunità di edilizia pubblica o convenzionata in affitto e in proprietà anche nelle varie forme di housing e cohousing.
Riscontrato che:
– Ad oggi, non risulta che le passate amministrazioni Monzesi abbiano mai preso in considerazione questo importante strumento di partecipazione, per rigenerare usi civici del patrimonio municipale, in grado di favorire, per l’appunto, socializzazione e legami di collaborazione tra cittadinanza e municipalità.
– Le linee guida proposte nel Documento d’Inquadramento recentemente approvato delineano una strategia di recupero e riqualificazione delle aree già urbanizzate, dismesse o sottoutilizzate, come modello per uno sviluppo sostenibile centrato sul riciclo e sul consumo zero di suolo.
– L’elaborazione del Documento d’Inquadramento ha rappresentato un passaggio chiave ed intermedio di forte indirizzo politico in preludio alla elaborazione del futuro Documento di Piano, che andando a costituire parte integrante del Piano di Governo del Territorio vigente dovrà trovare sintesi al proprio interno delle nuove esperienze ed indirizzi urbanistici, anche rispetto al tema centrale dell’impiego strategico del patrimonio immobiliare pubblico.
Osservato che:
– Appare oggi evidente la necessità di valorizzare soluzioni capaci di coniugare le politiche residenziali urbane con la produzione di socialità dal basso, producenti un contributo concreto alla qualità di vita quotidiana.
Riscontrato che:
– La realizzazione di forme di Co-Housing residenziale all’interno del tessuto urbano permette di costituire nuovi nodi facilmente incorporabili nel reticolo di sostegno sociale cittadino, capace di incrementare la sinergia sistemica della rete, rigenerare sistemi di welfare locali e protezione sociale, prevenire fenomeni di bullismo ed emarginazione sociale, diventare risorsa e scambio cooperativo per il contesto in cui si installa.
Valutato che:
– Il Co-Housing possa diventare per le amministrazioni pubbliche uno strumento per rigenerare usi civici del patrimonio municipale, favorendo la ricostituzione di legami sociali e di nuove forme di abitare collettivo e collaborativo di interesse territoriale, creando spazi verdi pubblici autogestiti, mettendo a disposizione sale e servizi comuni a disposizione dei cittadini (asili, palestre, biblioteche).
– Il Co-Housing agevoli la municipalità riducendo le necessità ed i costi in termini di sistema di welfare comunale (i.e. giovani coppie, anziani etc.), di interculturalismo e coesione sociale, di investimenti per la sicurezza urbana. Favorisca inoltre un maggiore coordinamento della pianificazione urbana.
Si impegna la giunta a:
– Valutare l’inserimento di interventi di Co-Housing nei piani attuativi dei Piani d’Intervento Integrato previsti tramite il Documento d’Inquadramento approvato.
– Inserire nel futuro PGT il Co-Housing come prospettiva abitativa all’interno del comparto di edilizia sociale
– Prevedere alcune occasioni per interventi di cohousing e di autocostruzione con finalità di
“sperimentazione”. A fronte di un riscontro positivo potrà essere aumentata automaticamente l’offerta abitativa grazie alla loro valenza di standard urbanistici, se a prezzi e requisiti convenzionati, che ne permettono la realizzazione in ogni area prevista come area standard dal Piano dei Servizi.
Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà