Garibaldi torna in piazza Garibaldi.
Monza è stata una delle prime città a dedicare una statua marmorea in onore all’eroe dei due mondi poco dopo la sua morte, nel 1886, realizzata da Ernesto Bazzaro.
La statua, presto deterioratasi, fu posta nel cortile dell’Olivetti, e sostituita da una statua bronzea dello stesso Bazzaro, in seguito spostata ai boschetti reali.
Grazie ad un’opera di restauro iniziata dalla scorsa giunta Faglia, oggi la statua marmorea originale è stata finalmente restaurata, e verrà posta nuovamente in Piazza Garibaldi.
La cerimonia si terrà Domenica 17 Marzo alle ore 11.00 in Piazza Garibaldi, alla presenza delle autorità cittadine e delle associazioni.
Un’ora prima, alle ore 10, l’associazione Mazziniana monzese deporrà una corona d’alloro presso la targa dedicata ai risorgimentali monzesi in Piazza Trento e Trieste.
Categoria: Monza
La spending review che piace a noi
Dal sito del comune di monza, la spending review che piace a noi perché taglia davvero negli sprechi e non nella carne viva: ridurre al minimo il numero dei consiglieri d’amministrazione di Agam.
Invito dei sindaci di Como e Monza e da A2A
I sindaci di Como – Mario Lucini – e di Monza – Roberto Scanagatti – e il socio A2A hanno inviato oggi una lettera al consiglio di Acsm-Agam (a breve chiamato a nominare i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società del gruppo), invitandolo a contenere i costi di funzionamento degli organi sociali riducendo al minimo il numero dei consiglieri d’amministrazione.
Como, Monza e A2A sono i soci di Acsm Agam che hanno siglato il patto parasociale e che rappresentano insieme poco più del il 75% delle azioni. La rimanente parte del capitale è nelle mani dei risparmiatori, essendo la società quotata al mercato telematico azionario di Milano. Gli organi delle controllate in scadenza in primavera sono: consiglio di amministrazione e collegio sindacale di Acsm Agam Reti Gas Acqua spa e di Comocalor spa e i consigli di amministrazione di Serenissima Gas spa, e quello di Enerxenia spa. Se il cda accoglierà le indicazioni dei soci, il numero complessivo dei consiglieri nelle controllate diminuirà di ben 12 unità.
“Quello che conta – commenta il sindaco di Como Mario Lucini – è che le società vengano ben gestite, nell’interesse della collettività. Non è certo il dato quantitativo che garantisce la buona amministrazione e noi, del resto, non abbiamo bisogno di distribuire incarichi. Sono certo che le nostre sollecitazioni saranno accolte dal consiglio di Acsm-Agam e che saranno operate scelte sapienti in termini di donne e uomini che sapranno condurre bene le controllate del gruppo”.
“In tempi di spending review e di crisi – aggiunge il primo cittadino di Monza Roberto Scanagatti – abbiamo il dovere di intervenire in ogni ambito per ridurre i costi a carico della collettività, liberando risorse per continuare ad assicurare ai cittadini servizi fondamentali in un momento in cui gli enti locali sono fortemente penalizzati dalle politiche di austerità. L’indirizzo che abbiamo dato consentirà alle società di operare in maniera più snella continuando a garantire servizi efficienti e ai comuni che ne sono in parte proprietari di risparmiare risorse da destinare alle esigenze delle nostre comunità”.
Dal sito del Comune di Monza.
E’ stato sottoscritto dal Sindaco Roberto Scanagatti e dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Monza e Brianza Maurizio Laini, Marco Viganò e Antonio Zurlo, un protocollo d’intesa per rafforzare il ruolo della città quale punto di riferimento per il sistema economico e produttivo territoriale.
Il protocollo, il primo documento di questo genere sottoscritto dal Comune e dalle organizzazioni sindacali, affronta i principali temi che saranno in seguito oggetto di accordi specifici: dal sostegno al welfare, alla promozione degli investimenti di qualità in grado di generare buona e stabile occupazione a Monza, alle politiche di tutela ambientale e territoriale. Cgil, Cisl e Uil hanno subito espresso apprezzamento per l’accordo raggiunto e ritengono importante che questo possa fare da traino per accordi con altri enti locali.
Il governo del territorio – si afferma in sostanza nel protocollo a cui ha lavorato, per il Comune, l’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà – deve contribuire a promuovere uno sviluppo economico e di innovazione che si caratterizzino per la qualità delle attività produttive e dei servizi, puntando al rilancio del lavoro inteso anche come valore in sé oltre che fattore di crescita occupazionale, con una particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e al benessere dei propri cittadini.
L’intesa prevede la costituzione di una “cabina di regia”, composta da rappresentanti del Comune e delle sigle sindacali, che si confronteranno sulle scelte strategiche e di indirizzo attraverso tavoli di lavoro riguardanti in particolare il welfare municipale (ad esempio imposte e contrasto all’evasione, politiche socio-sanitarie e abitative, politiche per l’infanzia, scolastiche e per all’integrazione sociale), l’ambiente e la qualità della vita, il bilancio di previsione, a cui annualmente sarà dedicata una sessione di confronto preventivo.
E poi ancora sviluppo economico in particolare puntando su utilizzo e valorizzazione delle aree dismesse, sui rapporti con istituti universitari e della ricerca, sulla programmazione delle infrastrutture, su commercio, artigianato e turismo e sul contrasto all’illegalità. L’accordo sottoscritto non si sovrappone né sostituisce le contrattazioni sindacali tra Comune di Monza e i suoi dipendenti, previste dalla legge e dai contratti collettivi nazionali e decentrati.
Altra ottima notizia: a seguito della mozione presentata da Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio Comunale a Monza, e dopo la sua approvazione in consiglio a Gennaio, da questi giorni il sito del Comune di Monza è sotto licenza Creative Commons
Il 27 Febbraio in Consiglio Comunale è stata approvata una mozione che impegna la giunta ad istituire il registro per le Unioni Civili a Monza. La mozione è stata stesa da Sinistra Ecologia Libertà, che la ha però voluta aprire alle firme di tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, che condividessero il tema: lo straordinario risultato è stato che questa mozione è arrivata in Consiglio con le firme di 18 Consiglieri, di cui 3 di minoranza.
Come Sinistra Ecologia Libertà vogliamo ripartire da qui: dopo questa campagna elettorale, dopo queste elezioni, è da un gesto semplice ma straordinario che intendiamo ridare senso al nostro impegno politico quotidiano, al progetto politico di Sel.
Siamo la prima città in provincia di Monza e Brianza ad approvare il registro per le unioni civili, a garantire diritti a persone che fino ad oggi se li son visti negare.
Permetteteci in questo un ringraziamento particolare all’associazione Meladailabrianza, la prima associazione lgbtqi della Brianza che esiste da solo un anno ma che in così poco tempo è riuscita a creare una realtà di riferimento e una forte sensibilità culturale verso il tema dell’omosessualità in Brianza; è anche grazie a loro, grazie ai loro continuo lavoro culturale, se questa mozione è stata approvata.
Garantire diritti veri ad individui e lanciare un forte messaggio politico, alla società ed al governo: queste le due anime di questa mozione.
Abbiamo inteso ridare la dignità di uomini pieni a persone che fino ad oggi sono stati considerati solo uomini a metà.
Non sappiamo quante coppie a Monza si iscriveranno al registro, se sarà un successo come a Milano, dove in 5 mesi già 500 coppie si sono iscritte, o se sarà un successo più contenuto: ma le battaglie per i diritti hanno il proprio valore in se stesse, non nella quantità di chi ne usufruisce: ogni discriminazione è ugualmente odiosa se viene subita da una o da migliaia di persone.
Siamo altrettanto consapevoli che i diritti che noi possiamo garantire si limitano all’ambito comunale: è chiaro che per Sel questo è il primo tassello di una battaglia che deve culminare con l’approvazione in parlamento di una legge per le Unioni Civili, per il Matrimonio omosessuale, per il diritto all’omogenitorialità. Speriamo che nei prossimi mesi il prossimo governo se ne occupi.
Alessandro Gerosa – Consigliere Comunale
Aspetto di avere il tempo materiale per riflettere seriamente su queste elezioni e tentarne un’analisi.
Nel frattempo lancio un appello a tutto il popolo del centro-sinistra, a tutti i cittadini monzesi: domani in Consiglio Comunale, all’ordine del giorno vi sarà la discussione e votazione sulla Mozione per il registro delle Unioni Civili a Monza; vorrei che fosse una boccata d’aria fresca nel clima asfissiante di questi giorni, vorrei che fosse l’occasione per gridare che noi ci siamo, rifletteremo sui nostri errori ma non smetteremo mai di lottare e di ottenere conquiste e diritti; vorrei che fosse un momento di gioia per il centro-sinistra e la nostra città e di poterlo festeggiare assieme, perché no, a tanti cittadini fra il pubblico.
Appuntamento a domani, per il consiglio comunale, come sempre dalle 18.30, 2° piano del palazzo del Comune.
Domenica 10 Febbraio in un luogo significativo come l’Arci Acropolis di Vimercate, dalle 17 alcuni giovani candidati a queste elezioni e alcuni giovani amministratori formeranno un insolito “think tank” per discutere in una tavola rotonda di politiche giovanili e del ruolo dei giovani nella politica e nelle principali battaglie del nostro tempo.
Fra i tanti nomi, se l’influenza che mi attanaglia mi farà la cortesia di sparire, vi sarà anche il mio.
A prescindere, un appuntamento molto interessante per chi si interessi del tema o per chi ne sia anche solo incuriosito.
Con Don Gallo all’ISA
La sala è quella dell’Isa di Monza. L’occasione è un incontro all’interno di un percorso organizzato dall’istituto d’arte sul tema della legalità. L’ospite è una di quelle figure che realmente possono far compiere una riflessione adeguata e fuori dagli schemi sul tema della legalità: Don Gallo.
L’incontro è un vero e proprio monologo del prete genovese, che spazia ovunque, ma soprattutto sulla sua chiesa (che non vuole sia un’altra chiesa, ma una chiesa altra, come ama ripetere) e sulle sue esperienze di vita, più qualche (numerosa) riflessione sulla situazione politica attuale.
La prima particolarità di cui si rimane colpiti è la capacità tutta peculiare ed insolita di coniugare temi e tesi tipiche della cultura altermondista e movimentista, con l’intera “cassetta degli attrezzi” ecclesiastica, composta da gestualità accentuate, movenze plastiche, toni di voce continuamente modulati, ma anche da parabole e giaculatorie. Per chi come me è abituato ai contenuti ma non ai mezzi comunicativi, il risultato è certamente inusuale ma di forte impatto.
Così la giaculatoria declamata è “Istruitevi perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi perché abbiamo bisogno di tutta la vostra forza” (no, mi rifiuto di scrivere di chi sia, se non la riconoscete per penitenza la dovete cercare su Google).
Il racconto di un corteo del ’68 con Mario Capanna diventa una parabola evangelica: ad un manifestante in corteo, che esasperato dalle botte si lamentava con Capanna che il potere è forte, Mario rispondeva “No! Il potere non è forte, è fortissimo! E’ fortissimo perché noi rimaniamo chini, piegati verso terra […]”; ora, non so se Capanna abbia effettivamente pronunciato quelle parole, e non è neppure il fulcro del discorso: l’esperienza si fa parabola, con personaggi del tutto insoliti.
Anche le barzellette, impiegate particolarmente per deridere quanto nella chiesa Don Gallo combatte, seguono la struttura di una parabola: il conservatorissimo Giuseppe Siri, uno dei cardinali succedutisi a Genova durante il servizio di Don Gallo, finisce al centro di una barzelletta dove, trovandosi in paradiso, il Papa vede il cardinale Siri giocare da solo a pallone, cerca di salutarlo ma non ottiene risposta, al ché viene in suo soccorso San Pietro: “E’ convinto di essere in paradiso solo lui”, gli spiega. Così la barzelletta si fa parabola, la parabola si fa strumento di satira per riformare la chiesa.
Tanti sono i ricordi a succedersi: il vecchio ed austero salesiano che gli predice il futuro “Tu non sarai mai papa, con il tuo nome!” (Papa Gallo, pappagallo), che Don Gallo impiega per spiegare sarcasticamentela sua carriera fermatasi al titolo di “Vicario Parrocchiale”; le non nascoste antipatie per il “pastore tedesco” (Ratzinger), con il ricordo di papa Giovanni XIII a fare da controaltare; il racconto di come, interrogato da uno dei vescovi di Genova sui propri santi maggiormente venerati, esprimesse la sua predilezione per “i sette santi”, che con stupore del Vescovo si rivelavano però essere non già i sette santi fondatori dell’ordine dei servi della beata maria vergine, ma “i sette santi di Reggio Emilia” (anche qui, mi rifiuto di spiegare chi siano, se non lo sapete penitenziagite tramite google); il g8 e Piazza Alimonda; gli infiniti litigi e duelli con propri superiori ed eguali in Santa Romana Chiesa. Ma anche molte feroci e appassionate considerazioni politiche: lo sfruttamento del mondo da parte dell’occidente, un altro modello di sviluppo, la lotta No Tav, la vergogna dell’immigrazione, la condizione dei carcerati italiani, la legalizzazione delle droghe leggere, la parificazione sessuale delle donne, la riforma della chiesa.
Finito l’intervento/comizio, mentre gran parte della gente, me compreso, si dirigeva verso il luogo ospitante la cena, Don Gallo si sarebbe trattenuto per firmare ogni singolo libro che gli sia stato presentato: una fortuna per tutti coloro che avevano acquistato un suo libro al momento o che lo avevano portato da casa (ed una sfortuna per chi doveva aspettare la cena, graziato fortunatamente da un’ampia serie di stuzzichino ed antipasti!).
Ed è proprio la cena con Don Andrea Gallo, forse, ad essere il momento ancora più interessante della giornata; forse proprio perché, avendo avuto l’occasione straordinaria di sedermi vicino a lui ed ascoltare così i suoi dialoghi, si ritrova una dimensione ancora più autentica e non più mediata da quella “cassetta degli attrezzi” di cui sopra, e allora più che mai realizzi di avere di fronte a te una immensa fonte storica, capace di spaziare per ogni argomento. Molto tempo dedicherà, sollecitato da Rosario Montalbano, a parlare del grande Faber, di cui è stato uno degli amici più cari: una frase detta poco prima che morisse “Sai perché ti sono amico? Perché anche se sei prete non mi vuoi per forza mandare in paradiso”; il rapporto molto profondo rimasto con Dori Ghezzi e con Cristiano, senza nascondere anche gli aspetti più duri e meno eroici del cantautore, lui che come pochi altri poteva capire il senso delle sue canzoni, avulso dallo sciatto buonismo perbenista che avvolge oggi De André. Ricordi e anche e sopratutto discussioni sulla sua lotta per una “chiesa altra”, ricordi di altri presbiteri impegnati come lui, ma anche spunti teologici molto interessanti, come la questione del ruolo delle donne all’interno della chiesa. In chiusura, c’è anche spazio per il “dubbio” sulla morte di papa Luciani, fra la testimonianza diretta di un amico regista che, provando ad indagare nel suo paese natale, era stato prontamente “gentilmente invitato” ad andarsene dalle forze dell’ordine (?!).
Anche una chicca quando scopre che sono di Sel (dopo avermi fatto i complimenti per la mozione per la distribuzione di preservativi nelle scuole): “Sai che Vendola è un mio pupillo? L’ho conosciuto trent’anni fa, da Costanzo, quando era giovane e sconosciuto. Mi piacque subito. E’ sempre stato molto religioso, ed era molto legato a Don Tonino Bello, il Vescovo di Terlizzi, con cui ne parlai anche molto bene.”
Ieri sera sono state approvate tre mozioni presentate da Sinistra Ecologia Libertà negli scorsi mesi: una Mozione per l’educazione ad una sessualità consapevole, una Mozione di adesione ad Audis, Associazione Aree Urbane Dismesse, ed una Mozione per la sostituzione delle note di copyright sul sito del comune con quelle di Creative Commons.
Sinistra, Ecologia, Libertà, insomma.
Sinistra perché crediamo che l’oscenità non sia parlare di sesso, ma che il sesso ed il profilattico possano ancora essere un tabù nel 2013: questa mozione è un passo importante per impegnare il comune in prima persona ed assieme ad altre realtà, in progetti che nelle scuole superiori educhino ad una reale sessualità consapevole: sessualità consapevole significa non impartire ai ragazzi dei modelli, ma dargli gli strumenti per poter vivere pienamente e serenamente il proprio rapporto con il sesso. Dato che, nel tema della prevenzione sessuale, un ruolo fondamentale è svolto dai profilattici, ci è sembrato naturale impegnare anche il Comune a promuovere presso la provincia e i presidi l’installazione di distributori di preservativi, preferibilmente a prezzo calmierato o gratuito, per facilitarne il reperimento da parte dei ragazzi.
Ecologia perché aderire ad Audis significa entrare in rete con le migliori elaborazioni italiane e internazionali in tema di rigenerazione delle aree dismesse, significa poter usufruire (e contribuire) a specifiche competenze tecnico-scientifiche che ci consentiranno di elevare la qualità dei nostri interventi sulle aree dismesse monzesi, come hanno già fatto alcune delle maggiori città italiane che aderiscono ad Audis (Venezia, Roma, Firenze, Milano, Napoli, etcetera).
Libertà perché la liberazione dei saperi è uno dei nostri obbiettivi e sostituendo le note di copiright sul sito del comune con quelle creative commons andiamo a compiere un altro tratto di percorso lungo questa strada. Liberare i documenti e materiali presenti sul sito del comune perché vogliamo massimizzare la diffusione e l’accesso alle sue pubblicazioni affinché i cittadini possano accedervi non solo in maniera passiva (ovvero come ricevitori dell’informazione che contengono) ma anche in maniera attiva (ovvero ridistribuendo a loro volta le informazioni su canali diversi e possibilmente migliorandole, arricchendole o cambiandone la veste per essere disponibili su canali inizialmente non previsti).
La mozione per l’adesione di Monza ad Audis, dovrebbe, auspico, essere discussa e approvata giovedì 17 Gennaio in Consiglio Comunale.
Proprio in questi giorni, dal sito di Audis è reperibile la recensione di un interessante libro dal titolo “Promuovere, valorizzare e riqualificare la città e il territorio. Strategie ed esperienze applicate all’area di Monza e Brianza”, di Marzia Morena, per l’appunto sul tema delle esperienze e della necessario piano strategico rispetto alla rigenerazione urbana.
Dovendo riassumere il senso dell’adesione di Monza ad Audis, la individuerei proprio nell’opportunità fondamentale per Monza di farsi parte integrante di questa riflessione ed elaborazione politica.