La registrazione video dell’esposizione dell’Interrogazione e della risposta degli assessori durante l’ultima seduta sistematica.
Categoria: In vetrina
Sinistra Ecologia Libertà Monza continua la propria battaglia per la costruzione di un modello di sicurezza partecipata, alternativo a quello delle destre, interrogando la Giunta su come pensa di coinvolgere la Polizia Locale nei progetti positivi avviati in tal senso.
«Dopo la sventurata cosiddetta ordinanza anti-accattonaggio» dichiara Alessandro Gerosa, capogruppo di Sel in Consiglio «Abbiamo fortunatamente osservato un’inversione di rotta con due progetti certamente positivi di sicurezza partecipata, ovvero la Convenzione con l’ambasciata equadoregna e il progetto “Stop all’accattonaggio forzato”, che intervengono sulle cause del disagio e non sulla loro repressione a posteriori. Questi progetti però potranno avere successo solo se la Polizia Locale sarà pienamente coinvolta, tema sul quale chiediamo delle garanzie precise, esposte in un’Interrogazione presentata Lunedì in Consiglio Comunale.»
In seguito il testo dell’interrogazione
Quale coinvolgimento della Polizia Locale nei progetti di sicurezza urbana partecipata?
L’amministrazione comunale ha di recente posto in essere delle iniziative in materia di sicurezza urbana partecipata che rappresentano un avanzamento importante e positivo:
la convenzione con il Consolato dell’Ecuador, per rendere più efficaci ed efficienti le politiche rivolte ai cittadini di tale stato, in un’ottica non di assistenzialismo ma di sviluppo della propria cittadinanza attiva;
Il progetto «Stop all’accattonaggio forzato», rivolto al contrasto dello sfruttamento e della tratta relativa all’accattonaggio, che evidenzia la complessità di un fenomeno che non può essere affrontato con strumenti emergenziali.
Ciò premesso, interroghiamo l’assessorato competente in merito al pieno coinvolgimento della Polizia locale in questi progetti, il cui lavoro deve necessariamente risultare coordinato allo spirito ed alla prassi prevista da tali interventi. In particolare, si interroga l’assessorato:
Se e quali politiche siano previste per affiancare le necessarie attività repressive con un progetto globale e coerente di intervento sui fenomeni sociali complessi;
Se sia prevista l’attivazione di tavoli permanenti nei quali i diversi soggetti coinvolti nei progetti elaborino strategie comuni e si confrontino periodicamente sull’andamento del progetto;
Se vi sia la previsione di coinvolgere nei progetti anche i soggetti sociali attivi sul territorio, con particolare riguardo al volontariato sociale e, per quanto concerne alla Convenzione con il consolato Equadoregno, le agenzie scolastiche;
Se siano state coinvolte o si abbia intenzione di coinvolgere le consulte di quartiere nelle politiche di sicurezza urbana, anche mediante la presenza alle riunioni delle stesse del “vigile di quartiere”.
Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà Monza
Articolo scritto per l’informatore comunale TuaMonza in uscita ad Ottobre 2015
Settembre è stato un mese fitto di traguardi per l’operato di Sel in Consiglio Comunale.
In particolare sono stati approvati due provvedimenti presentati da Sinistra Ecologia Libertà, che costituiscono ciascuno una piccola rivoluzione nel campo artistico e musicale cittadino.
Il primo è il Regolamento per l’Arte in strada a Monza, che costituisce anche un primato: è la prima Delibera di iniziativa consiliare approvata a Monza nella propria storia, frutto di due anni di lavoro intenso nostro assieme ad Elio Bindi e Paolo Piffer e diversi artisti del territorio, oltre che con gli uffici.
Il regolamento permetterà ai giocolieri, musicisti, artisti di strada di animare le nostre piazze e le nostre strade senza timore di incappare in multe e punizioni arbitrarie: basterà prenotare una delle postazioni all’interno del centro storico, o un qualsiasi luogo fuori da esso, per potersi esibire. Senza pagare alcuna tassa, a patto di non chiedere un pagamento fisso ma solo “a cappello”. Tutti i giorni, da mattina a sera, Monza diventerà città ospitale per gli l’arte in strada e pronta a riceverne i colori, la bellezza, la gioia.
Altrettanto importante è la mozione per promuovere spettacoli dal vivo, tramite la semplificazione degli iter burocratici.
Difatti, per una classica assurdità italiana, l’autorizzazione di spettacoli dal vivo è ancora regolata dal Regio Decreto del 1931 in materia di pubblica sicurezza, evidentemente del tutto obsoleto nelle più parti. Grazie ad una legge inserita nel Decreto Valore Cultura del 2013 è possibile semplificare notevolmente le procedure burocratiche per eventi dal vivo con meno di 200 spettatori e che terminino entro mezzanotte. Pochissimi Comuni italiani stanno però applicando questa possibilità prevista dalla legge, compreso fino ad oggi il Comune di Monza.
Di fatto se a Monza fino ad Agosto per organizzare un concerto anche assolutamente modesto si doveva richiedere la licenza per esercizio di pubblico spettacolo, la dichiarazione di agibilità, l’idoneità anti.incendio, l’aderenza al T.U. di pubblica sicurezza, la valutazione delle emissioni acustiche, da Settembre sarà sufficiente…un’autocertificazione inviata via mail, e nient’altro. Una semplice mozione che permette un’enorme risparmio di tempo, favorendo il fiorire di concerti e spettacoli dal vivo in tutta la città.
Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà Monza
Destinare 400.000 € derivanti dal PII Ugo Foscolo al recupero delle case comunali non assegnate perché inagibili. Questo il contenuto dell’Ordine del Giorno presentato da Sinistra Ecologia Libertà Monza, sottoscritto anche dalle altre forze di maggioranza, che è stato approvato all’unanimità ed allegato al Programma Integrato d’Intervento. Una garanzia perché i lavori di recupero partano in tempi brevi e certi, seguendo l’iter della delibera.
Difatti, il recupero del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica inagibile è stato inserito da questa amministrazione nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche con un intervento di 1.200.000 €, di cui 400.000 € da reperire nel corso degli anni presso privati. Questo Ordine del Giorno chiede che dal conguaglio versato all’amministrazione di 543.090,40 € per oneri di urbanizzazione sul PII Foscolo, 400.000 € vengano impegnati per dare totale ed immediata copertura all’intera previsione di spesa, garantendo così che anche la quota di ERP inagibile dipendente da finanziamenti privati sia recuperata.
«Un ulteriore passo verso un obbiettivo politico fondamentale: nessuna casa comunale deve rimanere vuota perché inagibile, tutte le case comunali devono essere assegnate a chi ne ha bisogno.» Dichiara Alessandro Gerosa (Sel) «Ringraziamo la maggioranza che ha co-firmato l’ODG e l’aula che lo ha approvato all’unanimità riconoscendone il valore. Il diritto all’abitare deve guadagnare centralità in ogni intervento urbanistico cittadino e deve divenire uno dei principi guida nello sviluppo delle strategie urbanistiche di lungo periodo, come il Documento di Piano prossimo alla discussione in aula. Come SEL continueremo a batterci sul tema: il prossimo passo sia l’approvazione, speriamo con la stessa unanimità, della nostra mozione per l’autorecupero alla prossima seduta sistematica.»
[box type=”shadow”]Interrogazione su stato area cani di via De Chirico
Considerato che presso l’area cani di Via De Chirico sono iniziati dei lavori di semina e risistemazione di una parte di prato, senza alcun elemento che segnali tali lavori e separi l’area oggetto di lavori dal resto dei giardinetti;
Osservato che nella medesima area cani risultano da tempo in attesa presenti un lampione rotto e due cestini divelti;
Si interroga l’assessore competente:
- Se si ha intenzione di intervenire al fine di segnalare i lavori in corso, in particolare data la natura dell’area per prevenire che i cani possano con il proprio agire danneggiare e rovinare i lavori;
- Se siano programmati ed in che tempi interventi di piccola manutenzione al fine di riparare o sostituire il lampione ed i cestini rotti.
Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà[/box]
l’assessore ha risposto nella medesima seduta, sotto il mio intervento e immediatamente dopo la risposta dell’Assessore Marrazzo:
Premesso che il Lambro e le sue rive sono una risorsa ambientale ed ecologica dal valore inestimabile per la città, che va dunque mantenuto con cura;
Osservato che lungo il Lambro e la sua riva in via Ghilini vi sono numerosi detriti naturali (rami, ammassi di foglie, alberi pericolanti, portati in particolare dalla recente piena) come altrettanto numerosi rifiuti artificiali di ogni specie;
Considerato che questa massa di detriti può facilmente generare inquinamento nel fiume Lambro e nella zona circostante e rischia di ostruire il naturale corso del fiume;
Rilevato che in data 25 Febbraio è stata ritrovata sulle rive del Lambro sempre in via Ghilini addirittura una consistente quantità di eternit, con le evidenti problematiche sanitarie conseguenti, che evidenzia come la tale zona sia ormai considerata alla stregua di una discarica a cielo aperto;
Evidenziato che oggi ad occuparsi più o meno periodicamente di pulire l’area, per quanto possibile, sono sopratutto gruppi spontanei di cittadini come a titolo d’esempio i pescatori che lì sostano per pescare o i ragazzi della vicina F.O.A. Boccaccio;
Si interroga il Sindaco:
Se vi siano in previsione interventi di pulizia dell’area in oggetto e di prevenzione al rischio acclamato che essa venga considerata de facto alla stregua di una discarica a cielo aperto;
A quale ente appartenga la competenza effettiva a mantenere la pulizia dell’area in oggetto, in altre parole a quale ente o ufficio debba rivolgersi il cittadino che individui e voglia segnalare la presenza di rifiuti o detriti, perché essi vengano rimossi
Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà
Giovedì scorso, come tutti i Consiglieri Comunali, ho ricevuto una lettera da parte delle educatrici precarie che hanno partecipato al bando “fallimentare” del Comune di Monza.
Ho ritenuto doveroso rispondere subito oltre che con la mia solidarietà e vicinanza con la richiesta di poter leggere la loro lettera in Consiglio, che contiene oltre a diverse domande puntuali sul bando oggetto della discordia una serie di domande più generali ma altrettanto puntuali sulla loro condizione precaria.
Lunedì in Consiglio Comunale i posti per il pubblico, normalmente desolatamente vuoti, sono stati invece riempiti da una quarantina di donne e ragazze, molte giovanissime, che hanno prima consegnato la lettera a tutt* le/i Consiglieri e poi hanno presenziato alla fase preliminare.
C’è stato sul tema un ampio dibattito aperto dalla mia lettura della lettera, ed il primo piccolo risultato è la volontà di ascolto confermata da tutti i capigruppo: martedì prossimo ci sarà una audizione da parte di una delegazione di educatrici davanti ai capigruppo, in cui potranno esporre a voce le loro ragioni, a cui parteciperà anche l’assessore Montalbano.
E’ evidente che vi sono due piani distinti da affrontare: il primo è comprendere dove e perché il concorso precedente abbia fallito affinché quello di Marzo sia giusto ed equo, verificare tutti i possibili profili di irregolarità del concorso denunciati e sopratutto garantire l’accesso al nuovo concorso senza ulteriori oneri e difficoltà; il secondo è affrontare la questione e le problematiche più generali poste dalla loro condizione precaria, al netto e oltre i limiti noti limiti normativi.
L’unica certezza è che come gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà saremo sempre al loro fianco, come a fianco di chiunque sia sfruttato per la propria condizione precaria, facendo quanto in nostro potere per renderci utili.
Il nostro intervento in Consiglio Comunale
Gli articoli usciti sulla stampa:
Un breve bigino tecnico (non politico, per quanto possibile) per chi volesse capire di più riguardo l’attuale risarcimento ottenuto dall’impresa Sangalli al Comune, la delibera 145 riguardante questa procedura ed il quadro generale d’azione del Comune per ottenere un giusto risarcimento.
La quantificazione del totale del danno subito da parte del Comune in termini di servizi non erogati, che dunque si intende recuperare in toto, è di 8 milioni di € (dichiarazione del Segretario Generale Spoto, Consiglio Comunale del 28 Novembre 2014, visibile sul sito del Comune). Questo è quanto noto al Consiglio Comunale dunque alle forze politiche già da mesi. Questa cifra di 8 milioni di € è da ottenere sommando le transazioni con la persona giuridica (l’Impresa) e quelle con le persone fisiche (i singoli imputati).
La delibera n. 145 riguarda le determinazioni a seguito della transazione con la sola impresa Sangalli (persona giuridica). Oltre a queste vi saranno da aggiungere i danni di immagine.
Gli importi puntuali che il Comune ottiene con la presente transazione sono i seguenti:
- 4.8 milioni di € di oneri pregressi da versare in tranche di 1.2 milioni di € all’anno, più altri 1.2 milioni di € nell’eventuale anno di prolungamento del contratto, richiesto dall’impresa Sangalli per poter sostenere il pagamento dell’ulteriore tranche. Il totale è di 6 milioni di € per oneri pregressi.
- Ulteriori 800’000 € devono essere erogati sotto forma di servizi da parte dell’impresa Sangalli; qualora non vi sia una loro puntuale erogazione sotto forma di servizi verranno incamerati come ulteriore risarcimento.
- Ulteriori 900’000 € saranno risparmiati come conseguenza del blocco degli incrementi contrattuali derivanti dagli aggiornamenti ISTAT nel triennio 2012-2014. L’incremento riprenderà nell’anno corrente (2015) ma dal valore del 2011, portando ad ulteriore risparmio negli anni restanti del contratto.
- Il totale di questi importi è dì 7’700’000 €. La differenza fra questa cifra e l’obbiettivo iniziale di recupero sarà recuperata tramite i risarcimenti dai singoli imputati, a cui saranno da aggiungere i danni di immagine.
Inoltre, sarà avviato un tavolo tecnico per comprendere come procedere ad un’ulteriore ottimizzazione del contratto per ridurre i costi. Evidentemente nuova centralità dovrà avere la verifica di come il servizio verrà erogato nel restante periodo del contratto.
L’oggetto della delibera giunta in Consiglio innanzitutto non è la transazione in sé, la cui determinazione non è di competenza del Consiglio Comunale, ma sono le determinazioni che il Consiglio Comunale deve prendere a seguito della transazione.
L’istruttoria del Comune di Monza per far valere le proprie ragioni è stata redatta dal Dott. Nizzola coadiuvato dalla Dott.ssa Guelpa, che appartengono allo stesso settore che purtroppo è stato negativamente protagonista degli episodi di corruzione (fatto ormai acclarato essendovi stato in questa parte di processo il patteggiamento degli imputati).
La impresa Sangalli non è più commissariata (dopo un brevissimo periodo), vi è nuovo management. La notizia presentata dalla stessa magistratura indagante come atto importante per la tutela dei lavoratori.
Al Consiglio Comunale con la delibera 145 è demandata: (1) la conferma della qualificazione dell’entrata, ovvero emolumenti già versati a Comune; (2) la decisione se procedere alla prolunga contratto in scadenza di un anno (prevista dal capitolato) per incassare gli ulteriori 1.2 Milioni di € di danni.
La delibera risolve solo ed esclusivamente la controversia relativa all’indagine penale in corso, non altre controversie ancora pendenti fra il Comune di Monza e l’impresa Sangalli, che allo stato attuale risultano: la quantificazione del danno che l’impresa Sangalli deve al Comune con riguardo ad una controversia riguardante il cimitero risalente al 1997; la quantificazione materiale del quantitativo di terra smaltito dall’impresa Sangalli nell’ambito del piano Ercolano; la quantificazione delle spese dovute alla nevicata del 2012.
Il parere dei Revisori dei Conti non è obbligatorio in materia di bilancio non di competenza del Consiglio Comunale (in quanto come sopra specificato in questo caso non è la transazione ad essere approvata dal Consiglio, ma solo le determinazioni conseguenti), come dimostrato dalla decisione della Corte dei Conti 5/2014, ma è stato richiesto a maggior conforto della decisione della giunta.
Ipotesi di risolvere il contratto: Il contratto oggetto di controversia (non casualmente?) non contiene alcuna clausola rescissoria espressa, dunque non è possibile rescindere l’atto d’ufficio. Questa è una evidente debolezza dell’apparato sanzionatorio, evidenziata come del tutto non comune in contratti di così lunga durata. Rimarrebbero dunque due strade: (1) La risoluzione del contratto per pubblico interesse è possibile ma andrebbe indennizzato per legge; (2) la risoluzione in danno ai sensi di legge non può essere applicata con efficacia immediata ma deve sottoporsi al giudizio di un collegio arbitrale, attraverso un (lungo) iter burocratico.
Come verranno impiegati i 6 Milioni di € ricavati direttamente dalla transazione in oggetto? I 6 Milioni di € sono messi a bilancio nell’anno 2014. Una quota di 2 Milioni era già stata inserita nel bilancio 2014 come previsione minima di risarcimento. I restanti 4 Milioni risultano dunque come avanzo libero. L’avanzo libero potrà essere conseguentemente impiegato nel bilancio 2015 (ai sensi dell’art. 187 comma 2 D.lgs. 267/2000) per (1) reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento, (2) copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili a norma dell’articolo 194, (3) per il finanziamento delle spese di funzionamento non ripetitive in qualsiasi periodo dell’esercizio e per le altre spese correnti solo in sede di assestamento, (4) per il finanziamento di spese di investimento e per l’estinzione anticipata di prestiti. La decisione riguardante impiego dell’avanzo libero così accumulato sarà dunque presa nell’approvazione del Bilancio 2015.