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Mozione: politiche per la diffusione ed il sostegno alla street art

Ecco la Mozione presentata in Consiglio Comunale lo scorso lunedì in merito a politiche di sostegno e diffusione della street art, dopo l’intervento compiuto sull’argomento il giovedì precedente.
Non un atto isolato ma un percorso comune che per noi deve portare ad un sempre maggiore meticciamento fra arte e tessuto urbano, fra socialità e luoghi architettonici.

Mozione: politiche per l’individuazione di spazi per la street art

Premesso che la spray art, e più in generale la street art, realizza contaminazioni fra tessuto urbano e espressione artistica, che permettono il recupero di inestetismi urbani, di non luoghi.

Considerato che la spray art contribuisce alla qualità di vita della città e dei suoi cittadini, in quanto valorizza le espressioni artistiche, migliora l’aspetto estetico della città, libera le aspirazioni dei giovani e non; che possiede anche una funzione sociale essendo arte popolare in posti privi di umanità, non luoghi, che diventano supporti per messaggi.

Valutato che un approccio al fenomeno del writing come problema di ordine pubblico è distorcente e non tiene conto del sopraddetto valore artistico, sociale, aggregativo dell’arte urbana. Che tale approccio, oltre ad essere dannoso per la città, è inefficace a contenere o eliminare la diffusione di tags e graffiti, come dimostrano tali tentativi securitari falliti in molte città italiane.

Riscontrato che un ruolo attivo dell’amministrazione comunale nella gestione del conflitto fra graffiti/street artists e comunità di residenti ha portato a risultati significativi nei campi sopradescritti, come ad esempio il “Mural Arts Program” di Philadelfia. Che nell’esempio di Philadelfia, l’arte urbana e i graffiti realizzati sulla base di tale progetto sono arrivati a costituire uno dei maggiori elementi di attrazione turistica della città, evidenziando anche una potenziale funzione turistico-commerciale.

Si impegna la giunta a
– Individuare, attraverso le modalità ritenute più opportune e con i relativi adempimenti burocratici, alcuni spazi, il più possibile diffusi per il tessuto urbano nella città di Monza, impiegabili per opere di arte urbana muraria e graffiti; coinvolgere nella scelta dei luoghi le comunità residenti.
– Assumere un ruolo attivo, come amministrazione comunale, di intermediario nel conflitto esistente fra writers e comunità di residenti e negozianti favorendo il dialogo, al fine di creare percorsi partecipati e inclusivi dal basso che cooperando permettano la realizzazione di altre opere di arte urbana su luoghi residenziali o commerciali (serrande).
– Considerare l’arte urbana e la graffiti art come soluzione alternativa nei progetti di riqualificazione e manutenzione degli spazi pubblici da parte del comune.
– Contribuire alla conoscenza e diffusione della spray art e della street art organizzando eventi culturali e artistici e inserendola in eventi già esistenti o programmati.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà
Elio Bindi – Partito Democratico

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Unioni Civili a Monza. Finalmente.

Il 27 Febbraio in Consiglio Comunale è stata approvata una mozione che impegna la giunta ad istituire il registro per le Unioni Civili a Monza. La mozione è stata stesa da Sinistra Ecologia Libertà, che la ha però voluta aprire alle firme di tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, che condividessero il tema: lo straordinario risultato è stato che questa mozione è arrivata in Consiglio con le firme di 18 Consiglieri, di cui 3 di minoranza.
Come Sinistra Ecologia Libertà vogliamo ripartire da qui: dopo questa campagna elettorale, dopo queste elezioni, è da un gesto semplice ma straordinario che intendiamo ridare senso al nostro impegno politico quotidiano, al progetto politico di Sel.
Siamo la prima città in provincia di Monza e Brianza ad approvare il registro per le unioni civili, a garantire diritti a persone che fino ad oggi se li son visti negare.
Permetteteci in questo un ringraziamento particolare all’associazione Meladailabrianza, la prima associazione lgbtqi della Brianza che esiste da solo un anno ma che in così poco tempo è riuscita a creare una realtà di riferimento e una forte sensibilità culturale verso il tema dell’omosessualità in Brianza; è anche grazie a loro, grazie ai loro continuo lavoro culturale, se questa mozione è stata approvata.
Garantire diritti veri ad individui e lanciare un forte messaggio politico, alla società ed al governo: queste le due anime di questa mozione.
Abbiamo inteso ridare la dignità di uomini pieni a persone che fino ad oggi sono stati considerati solo uomini a metà.
Non sappiamo quante coppie a Monza si iscriveranno al registro, se sarà un successo come a Milano, dove in 5 mesi già 500 coppie si sono iscritte, o se sarà un successo più contenuto: ma le battaglie per i diritti hanno il proprio valore in se stesse, non nella quantità di chi ne usufruisce: ogni discriminazione è ugualmente odiosa se viene subita da una o da migliaia di persone.
Siamo altrettanto consapevoli che i diritti che noi possiamo garantire si limitano all’ambito comunale: è chiaro che per Sel questo è il primo tassello di una battaglia che deve culminare con l’approvazione in parlamento di una legge per le Unioni Civili, per il Matrimonio omosessuale, per il diritto all’omogenitorialità. Speriamo che nei prossimi mesi il prossimo governo se ne occupi.

Alessandro Gerosa – Consigliere Comunale

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Tris d’assi! Tre Mozioni di Sel approvate in Consiglio

Ieri sera sono state approvate tre mozioni presentate da Sinistra Ecologia Libertà negli scorsi mesi: una Mozione per l’educazione ad una sessualità consapevole, una Mozione di adesione ad Audis, Associazione Aree Urbane Dismesse, ed una Mozione per la sostituzione delle note di copyright sul sito del comune con quelle di Creative Commons.
Sinistra, Ecologia, Libertà, insomma.
Sinistra perché crediamo che l’oscenità non sia parlare di sesso, ma che il sesso ed il profilattico possano ancora essere un tabù nel 2013: questa mozione è un passo importante per impegnare il comune in prima persona ed assieme ad altre realtà, in progetti che nelle scuole superiori educhino ad una reale sessualità consapevole: sessualità consapevole significa non impartire ai ragazzi dei modelli, ma dargli gli strumenti per poter vivere pienamente e serenamente il proprio rapporto con il sesso. Dato che, nel tema della prevenzione sessuale, un ruolo fondamentale è svolto dai profilattici, ci è sembrato naturale impegnare anche il Comune a promuovere presso la provincia e i presidi l’installazione di distributori di preservativi, preferibilmente a prezzo calmierato o gratuito, per facilitarne il reperimento da parte dei ragazzi.
Ecologia perché aderire ad Audis significa entrare in rete con le migliori elaborazioni italiane e internazionali in tema di rigenerazione delle aree dismesse, significa poter usufruire (e contribuire) a specifiche competenze tecnico-scientifiche che ci consentiranno di elevare la qualità dei nostri interventi sulle aree dismesse monzesi, come hanno già fatto alcune delle maggiori città italiane che aderiscono ad Audis (Venezia, Roma, Firenze, Milano, Napoli, etcetera).
Libertà perché la liberazione dei saperi è uno dei nostri obbiettivi e sostituendo le note di copiright sul sito del comune con quelle creative commons andiamo a compiere un altro tratto di percorso lungo questa strada. Liberare i documenti e materiali presenti sul sito del comune perché vogliamo massimizzare la diffusione e l’accesso alle sue pubblicazioni affinché i cittadini possano accedervi non solo in maniera passiva (ovvero come ricevitori dell’informazione che contengono) ma anche in maniera attiva (ovvero ridistribuendo a loro volta le informazioni su canali diversi e possibilmente migliorandole, arricchendole o cambiandone la veste per essere disponibili su canali inizialmente non previsti).

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Mozione: Unioni Civili a Monza

Ecco, in ritardo e me ne scuso, il testo della mozione per le unioni civili presentata in Consiglio Comunale in Dicembre. La mozione è stata firmata anche da Lista Città Persone, Idv, m5s, cm, e dai consiglieri del pd Artesani, Bindi, Bubba, Cereda, Imperatori, Lamperti, Marinoni, Monteri, Sala, Valtolina.

 

Premesso che:
la comunità cittadina, al pari di quella italiana, è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano nell’istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura; che ai sensi dell’articolo 1 comma 3 dello Statuto del Comune di Monza, il Comune concorre “a promuovere il pieno sviluppo della persona umana […]
per renderne effettive la libertà e l’eguaglianza;
Atteso:
– che già da tempo è stato ritenuto che l’ambito di operatività e quindi di riconoscimento e tutela costituzionale dell’articolo 2 della Costituzione si estende sicuramente alla fattispecie della famiglia di fatto dal momento che, come nella sua
giurisprudenza costante ha rilevato la Corte Costituzionale, un consolidato rapporto, ancorché di fatto, non appare costituzionalmente irrilevante quando si abbia riguardo al rilievo offerto al riconoscimento delle formazioni sociali;
– che da ultimo la Corte costituzionale, con la sentenza n. 138 del 2010, ha riconosciuto tale fondamento costituzionale
stabilendo che “per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico”;
– che le direttive 2004/38 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri e 2003/86/CE del Consiglio relativa al diritto
al ricongiungimento familiare impongono di dare completa attuazione a tali diritti;
– che il Comune, quindi, può operare nell’ambito delle proprie competenze per promuovere pari opportunità alle unioni di
fatto, favorendone l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone anziane;
– che per raggiungere questo obiettivo è necessario stabilire forme di identificazione delle unioni civili basate su vincolo
affettivo, così come la stessa legge anagrafica e il relativo regolamento attuativo prevedono;
Ritenuta
pertanto, l’opportunità per i motivi innanzi espressi di organizzare il rilascio da parte dell’anagrafe di una attestazione di
costituzione di famiglia anagrafica basata su di un “vincolo di natura affettiva” ai sensi dell’articolo 4 del D.P.R. 223/1989
(Regolamento anagrafico);
IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA
di approvare, per le motivazioni sopra esposte, la proposta di “Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili”, il cui
testo è allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale.
REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI
Articolo 1 – Istituzione del registro delle unioni civili
E’ istituito il Registro delle unioni civili presso il Comune di Monza per gli scopi e le finalità contenute negli artt. 2 e 3 di
questo Regolamento.
Articolo 2 – Attività di sostegno delle unioni civili
1. Ai fini del presente Regolamento si intende per unioni civili “un insieme di persone legate da vincoli affettivi coabitanti
ed aventi dimora abituale nello stesso comune” (ai sensi dell’articolo 4, comma 1 D.P.R. 223/1989, Nuovo Regolamento
anagrafico della popolazione residente).
2. Il Comune provvede, attraverso singoli atti e disposizioni degli Assessorati e degli Uffici competenti, a tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione e lo sviluppo nel contesto
sociale, culturale ed economico del territorio.
3. Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono:
a) casa;
b) sanità e servizi sociali;
c) giovani, genitori e anziani;
d) sport e tempo libero;
e) formazione, scuola e servizi educativi; f) diritti e partecipazione;
g) trasporti.
4. Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le unioni civili le condizioni di accesso, con particolare attenzione
alle condizioni di svantaggio economico e sociale.
5. All’interno del Comune di Monza, chi si iscrive al Registro è considerato “parente prossimo” ai fini della possibilità di
assistenza.
Articolo 3 – Rilascio di attestato di famiglia anagrafica alle unioni civili basate su vincolo affettivo
1. L’ufficiale di anagrafe rilascia, su richiesta degli interessati, attestato di “famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo”
inteso come reciproca assistenza morale e materiale, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento anagrafico, in relazione a
quanto documentato dall’Anagrafe della popolazione residente (D.P.R. 223/1989).
2. L’attestato è rilasciato per i soli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da Atti e Disposizioni dell’Amministrazione comunale.
3. L’ufficio competente può verificare l’effettiva convivenza delle persone che richiedono l’attestato.

 

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Mozione: Creative Commons

Oggetto: Sostituzione sul sito del Comune delle note di copyright e utilizzo di licenze “Creative Commons”

Considerati gli esempi virtuosi quali quello del comune di Milano o di Firenze che si è impegnato per il passaggio al software libero, alle licenze aperte ed ai formati aperti.

Considerato che le pubbliche amministrazioni producono grandi quantità di dati in varie forme, molti dei quali pubblicati gratuitamente in modo da poter essere usufruiti dai cittadini sui siti istituzionali (a titolo di esempio: Documenti ufficiali, mozioni, guide, volantini, programmi di eventi ecc.; Dati georeferenziati, mappe, statistiche, ecc.; Materiale Multimediale, fotografie, video ecc.; Materiale prodotto a seguito di convegni o iniziative pubbliche).

Osservato che il sito del Comune di Monza, nella sezione “Note Legali” reca la seguente dicitura:

Tutti i contenuti, cioè testi, loghi, layout grafico, file, tabelle, immagini, video ecc.. e le informazioni presenti all’interno del sito www.comune.monza.it sono protetti e tutelati ai sensi della normativa in materia diritto d’autore, di brevetti, di marchi e di proprietà intellettuale.
Ogni marchio o prodotto riferito a società menzionate nel sito sono di proprietà dei rispettivi titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati dalle autorità preposte.
Le informazioni contenute in questo sito sono liberamente riutilizzabili per uso personale e non commerciale, con l’unico obbligo di citare la fonte e non modificare il contenuto. Nulla, neppure in parte, potrà essere copiato, modificato o rivenduto per fini di lucro.
E’ invece vietata la riproduzione del logo del Comune di Monza e di tutti i loghi di sua proprietà o attinenti.

Considerato che secondo la legge sul diritto d’autore – ove in una pubblicazione non sia presente una nota che specifichi gli utilizzi possibili da parte dell’utente – vige la regola più restrittiva, che non permette all’utente nessuna possibilità di copiare, modificare, tradurre, ripubblicare per nessun fine (commerciale o meno) tale pubblicazione;

Considerato che esistono delle licenze così dette Creative Commons che permettono a chi pubblica dei contenuti di mantenere la paternità dell’opera ma allo stesso tempo di poter lasciare libertà di utilizzo in modo flessibile agli utenti.
In particolare, si possono scegliere sei tipi di licenza descritte in ordine crescente di libertà concesse all’utente:
1. Attribuzione, non commerciale, non opere derivate: permette all’utente di riprodurre i contenuti solo per fini non commerciali e senza modificare la pubblicazione originale.
2. Attribuzione, non Commerciale, condividi allo stesso modo: permette all’utente di riprodurre i contenuti e di modificarli per creare opere derivate senza scopi commerciali ma mantenendo la stessa licenza anche per eventuali opere derivate.
3. Attribuzione, non commerciale: uguale alla precedente ma senza l’obbligo di utilizzare la stessa licenza.
4. Attribuzione, non opere derivate: l’utente può ridistribuire immutata la pubblicazione e può cambiarne la licenza.
5. Attribuzione, condividi allo stesso modo: l’utente può ridistribuire e modificare la pubblicazione senza cambiare la licenza.
6. Attribuzione: l’utente può ridistribuire, modificare, cambiare la licenza per qualsiasi scopo anche commerciale);

Considerato che ognuna delle licenze Creative Commons obbliga l’utilizzatore del dato a specificare l’attribuzione (dunque deve citare il Comune di Monza come autore dell’opera originale e non può attribuirsi la paternità di un’opera prodotta dal Comune. Allo stesso modo non può attribuirsi la completa paternità di un’opera derivata senza citare il Comune come autore dell’opera iniziale);

Considerato che lo scopo ultimo del Comune è massimizzare la diffusione e l’accesso alle sue pubblicazioni affinché i cittadini possano accedervi non solo in maniera passiva (ovvero come ricevitori dell’informazione che contengono) ma anche in maniera attiva (ovvero ridistribuendo a loro volta le informazioni su canali diversi e possibilmente migliorandole, arricchendole o cambiandone la veste per essere disponibili su canali inizialmente non previsti);

Considerato che le informazioni sono un bene non rivale ovvero beni la cui fruizione da parte di un individuo non ne impedisce la fruizione di un secondo individuo, permettendo la coesistenza della stessa pubblicazione sia in contesti gratuiti che in contesti commerciali (anche se il Comune dovesse permettere utilizzi commerciali per alcune delle sue pubblicazioni, questo non impedirebbe al cittadino di poter accedere gratuitamente alle stesse pubblicazioni sul sito del Comune stesso; inoltre produrrebbe delle conseguenze positive su un’economia locale basata sulla trasformazione e riproposizione delle stesse per scopi diversi. Si pensi ad esempio alla possibilità di inviare i contenuti in tempo reale su cellulare, oppure di indicizzare i contenuti per categorie di interesse, tutte operazioni che il Comune può non essere interessato a compiere mentre un privato potrebbe compiere anche con scopi commerciali con l’obbligo di riconoscere la paternità delle informazioni pur senza togliere al Comune la possibilità di disporne in qualsiasi modo);

Considerato che nelle Linee guida per i siti web della PA , art. 4 della Direttiva 8/09 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione è riportato che:

La pubblica amministrazione, intesa come soggetto unico, è uno di maggiori detentori e produttori di dati. A tutti i livelli amministrativi vengono prodotti ogni giorno dati di diversa tipologia e natura tematica (anagrafici, socioeconomici, catastali, ecc.), così come una consistente quantità [di] contenuti (articoli, rapporti, analisi, norme, ecc.). Questo insieme di informazioni rappresenta un patrimonio comune di conoscenza che, in quanto tale, deve essere messo a disposizione degli utenti e più in generale di tutti gli attori economici e sociali. Nella divulgazione dei dati e dei contenuti prodotti le pubbliche amministrazioni italiane devono considerare: l’eventuale rilascio attraverso licenze l’uso che ne favoriscano la diffusione verso i cittadini e incoraggino il loro riutilizzo presso le imprese;[…] E in seguito: In riferimento alle disposizione normative sopra indicate, diventa necessario per le pubbliche amministrazioni italiane specificare le condizioni di riutilizzo con cui vengono resi disponibili i dati e i contenuti prodotti. In particolare, occorre valutare l’adozione di licenze di utilizzo che permettano di limitare i propri diritti sul copyright rilasciando quindi contenuti a licenza aperta. […] Particolarmente appropriate agli scopi ed al contesto pubblico sono le licenze Creative Commons, in quanto caratterizzate da flessibilità di utilizzo e concepite per consentire agli autori di mantenere il controllo sul proprio lavoro senza limitarne l’utilizzo da parte di altri soggetti, siano essi pubblici o privati;

Considerato che altre pubbliche amministrazioni hanno deciso di utilizzare le licenze Creative Commons per i loro siti, quali ad esempio il sito della Polizia di Stato, del Comune di Padova, del comune di Milano, del comune di Firenze;

Considerato che cambiare l’approccio attuale – esprimibile come “tutti i diritti riservati” – verso un approccio basato su licenze Creative Commons – sintetizzabile con “alcuni diritti riservati” – permette di dare agli utenti la sicurezza di poter riutilizzare alcuni contenuti e nel contempo consente al Comune di scegliere, ove fosse necessario, di applicare una licenza più restrittiva ad alcune pubblicazioni;

Impegna la Giunta

  • Ad operarsi affinché siano sostituite entro brevissimo tempo sul sito del Comune e su altri eventuali siti gestiti dal Comune le attuali note di copyright con la seguente nota: “Ove non diversamente specificato i contenuti di questo sito sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 ” aggiungendo un collegamento al sito CreativeCommons per i dettagli della licenza.
  • Ad utilizzare per opere di cui non si vuole permettere l’utilizzo commerciale la licenza “Creative Commons Attribuzione, non commerciale” per un periodo di tempo che si ritiene sufficiente per il tipo di opera e comunque non superiore a 2 anni. La nota di copyright dovrà quindi riportare che al termine di tale periodo la licenza da applicare è la Creative Commons Attribuzione.
  • A verificare, attraverso parere degli uffici competenti, come tali licenze possano essere applicate non solo ai prodotti multimediali, ma anche agli altri prodotti editoriali (ad esempio cartacei) prodotti dal Comune.
  • A verificare attraverso parere degli uffici competenti in che modo nell’assegnazione di bandi di concorso o finanziamenti che prevedano come prodotto la produzione di opere dell’ingegno si possano valorizzare con un punteggio aggiuntivo quelle proposte che prevedano l’utilizzo di licenze Creative Commons, in modo da aiutare ad alimentare un’economia basata sulla condivisione invece che sul concetto di “tutti i diritti riservati”.
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Mozione: Educazione sessuale e preservativi nelle scuole

Mozione
Oggetto: Sostegno a campagne di informazione e prevenzione, mirate a sensibilizzare i giovani in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili

Premesso che
come riportato dal Ministero della Salute, nel 2011 continua a crescere la quota di nuove infezioni da Hiv attribuibili a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 45,6%; MSM 33,2%), quindi di gran lunga la prima causa di contagio;

Considerato che
l’AIDS, come molte altre malattie a trasmissione sessuale, è stata relegata per molti anni a malattia “di categoria” e che l’informazione e le campagne di prevenzione sono state modellate su questa errata valutazione, il cui principale risultato è stato da una parte la colpevolizzazione e l’emarginazione di una fetta di popolazione, e dall’altro la creazione di una falsa aurea d’immunità nella rimanente parte;

Valutato che
una delle fasce di popolazione maggiormente esposta è quella dei giovani e degli adolescenti, tra i quali la naturale scoperta della sessualità spesso non è accompagnata da adeguate forme di educazione sessuale né da parte delle famiglie né da parte delle istituzioni;

Rilevato che
E’ fondamentale la diffusione di campagne di informazione e prevenzione rivolte in particolare agli adolescenti sull’educazione sessuale e sulle malattie sessualmente trasmissibili. E’ necessario educare all’uso dei profilattici, facilitandone il reperimento e abbattendo le barriere culturali che ancora lo fanno considerare una sorta di tabù, garantire la qualità del prodotto e, non ultimo, fornire un’adeguata informazione sia sull’uso corretto che sulla effettiva utilità nella prevenzione, fornendo non solo uno strumento di prevenzione ma una reale possibilità di scelta consapevole;

Il Consiglio Comunale di Monza impegna la Giunta
A sostenere e promuovere nel territorio delle campagne di educazione ad una sessualità consapevole, di informazione e prevenzione contro il diffondersi del virus Hiv e delle altre malattie a trasmissione sessuale;A farsi promotrice presso le scuole superiori presenti nel nostro territorio e l’Amministrazione provinciale affinché vengano collocati all’interno dei locali o nei pressi degli istituti di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione degli stessi, opportuni strumenti di distribuzione di preservativi, preferibilmente gratuita o a prezzo calmierato, come ad esempio in Francia.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà
Marco Lamperti – Partito Democratico
Elio Bindi – Partito Democratico
Tommaso Cereda – Partito Democratico

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odg: Economia solidale nelle aree agricole

Ordine del Giorno: destinazione dell’area di compensazione agricola per progetti di economia solidale

Premesso che:
Sosteniamo naturalmente la salvaguardia delle aree verdi e un differente modello di sviluppo.
Crediamo fermamente nella salvaguardia del suolo esterno al tessuto urbano consolidato, alla necessità che lo sviluppo urbanistico della città non si realizzi più a danno delle aree verdi ma a favore delle aree dismesse.
Negli ultimi anni vi è stata una notevole presa di coscienza, dei cittadini prima che della politica, delle problematiche che hanno a che fare con il concetto di sostenibilità: ambientale e sociale, oltre che economica.
Tale presa di coscienza si è declinata negli anni in numerosissime esperienze di cittadinanza attiva sul tema del consumo (e della produzione) consapevole.

Rilevato che:
Anche a Monza e in Brianza, in prima fila in ambito nazionale, queste esperienze agiscono concretamente, intessendo reti di collaborazione, costruendo percorsi economici innovativi incentrati sulla partecipazione, sul mutuo aiuto e sulla responsabilità sociale, oltre che su relazioni di fiducia tra produttori e consumatori.

Riscontrato che:
Fino ad oggi, le amministrazioni che si sono succedute a Monza sono state però perlopiù impermeabili a questo tipo di esperienze.

Verificato che:
Nel programma di mandato, citiamo, si legge: “Una particolare attenzione sarà dedicata al mantenimento e al sostegno delle aree agricole sia a fini economico-produttivi che ambientali, sviluppando anche aspetti di riforestazione e di economia solidale (Gruppi d’Acquisto Solidale)”, p. 19 del Progetto per Monza.
Questo è insomma il progetto e l’aspirazione con i quali ci siamo presentati ai cittadini, e ora ai cittadini vorremmo dare un segno chiaro in merito.

Considerato che:
Vorremmo dare oggi un segnale forte ai cittadini di impegno rispetto a quanto scritto nel programma, dimostrando che ciò resta un obiettivo non negoziabile, pur se nei confini degli imperativi del patto di stabilità, che non sono, per le sue conseguenze, derogabili.
Da un punto di vista sociale ed economico questi percorsi di economia solidale rappresentano preziose dinamiche innovative, da incentivare e sostenere: nuovi posti di lavoro locali sostenuti dall’intrinseco mercato di riferimento, costituito dai GAS; filiera corta/km zero; rapporti sociali forti poiché veicolati dalla condivisione del rischio; stimolo alla partecipazione ed alla consapevolezza.
Che, a nostro avviso, solo un terreno agricolo coltivato secondo i modelli dell’economia solidale (biologico, lotta integrata, biodinamica, ecc.) è garanzia di reale tutela ambientale.

Si impegna:
La giunta affinché il terreno risultante dalla compensazione ambientale relativo all’operazione Esselunga venga messo a disposizione dei soggetti che in città e in provincia operano nell’ambito delle reti di economia solidale, o che, in alternativa, se tale terreno dovesse risultare non idoneo, ci si impegni a individuare degli spazi agricoli che rispondano alle loro esigenze attuali.
Impegna inoltre ad instaurare, da subito, un dialogo aperto con tali soggetti, in modo da individuare insieme ad essi le strategie più adeguate per una proficua collaborazione.

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Mozione: Adesione ad Audis

Nel consiglio comunale di oggi 8 Ottobre 2012, il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà ha presentato una Mozione, firmata anche dal consigliere Lamperti (PD), affinché Monza aderisca all’associazione AUDIS.
L’associazione AUDIS (Aree Urbane Dismesse), nata nel 1995, riunisce molti Comuni, Provincie, Regioni, istituti di ricerca italiani e opera nell’ambito della rigenerazione delle aree dismesse.
Monza ha un ampio patrimonio di aree dismesse, un tempo fulcro dell’attività industriale monzese ed ora però abbandonate. Uno dei primi impegni di questa amministrazione siamo convinti debba essere riconsegnare tali aree ai cittadini monzesi. Aderire ad Audis, partecipando a quella che è la loro continua elaborazione scientifica culminata nella “Carta della rigenerazione urbana”, significa marcare l’impegno dell’amministrazione su questo tema, su cui noi continueremo ad essere propositivi.
Riportiamo sotto il testo della mozione.

Gruppo Consiliare Sel – Alessandro Gerosa

Il consiglio comunale di Monza
Premesso
Che la nostra città vanta una tradizione economica ed industriale e specificamente manifatturiera di rilievo nazionale
Considerato
Che tale attività si è sviluppata nell’ottocento e sopratutto secolo scorso con la presenza di imprese leader in molteplici settori produttivi, caratteristica peculiare in una regione fortemente caratterizzata da distretti specializzati (la siderurgia sestese, il tessile comasco, la meccanica lecchese, il mobilio brianzolo, ecc.)
Rilevato
Che il nostro territorio ha vissuto e vive il fenomeno nazionale e più in generale europeo di dismissione industriale con il conseguente abbandono di vaste aree e di manufatti anche di valore storico e testimoniale
Riscontrato
Che nell’ambito della valorizzazione delle aree dismesse e della promozione della cultura della rigenerazione urbana dal 1995 in Italia opera L’Associazione Audis (Aree Urbane Dismesse)
Osservato
Che Audis costituisce un luogo indipendente di confronto ed elaborazione scientifica comprendente molti comuni italiani investiti dal fenomeno della dismissione industriale nonché importanti provincie, regioni , università, istituti di ricerca e società private e pubblico private
Appreso
Che, come ben documentato sul portale www.Audis.it questa Associazione, attraverso il confronto continuo tra i propri soci, ha saputo elaborare un “Sistema della Qualità Urbana” riassunto nella “Carta della Rigenerazione Urbana” pubblicata nel 2008
Verificato
Che la Carte della Rigenerazione urbana è stata sperimentata positivamente in diverse realtà nazionali al fine di contribuire al recupero ed al riequilibrio funzionale delle città in alternativa all’occupazione di nuovi territori
Impegna
La Giunta ad associare la nostra città all’Associazione Aree Urbane Dismesse (Audis)

I Consiglieri Comunali
Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà
Marco Lamperti – Partito Democratico

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Mozione: una pianta per ogni neonato

Mozione: applicazione della legge n.113 anno 1992 “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”

I sottoscritti Consiglieri Comunali

VISTA
La legge 29 Gennaio 1992 n. 113 “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”;

CONSIDERATO
– Che risulta fondamentale, sopratutto in contesti di crisi ambientale quale quello attuale, educare alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente come bene comune, innanzitutto fra le giovani generazioni;
– Che l’amministrazione comunale si è politicamente impegnata per il mantenimento e la valorizzazione delle aree verdi nel territorio monzese;
– Che la piantumazione di un nuovo albero per ogni neonato, oltre a contribuire a porre i bambini in relazione alla natura, migliora la qualità di vita della intera cittadinanza grazie alle sue proprietà e conseguenze;

VALUTATO
– Che per l’attuazione degli interventi previsti dalla Legge n. 113/92 è autorizzata una congrua spesa annua, su proposta del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, da assegnare alle Regioni, le quali provvedono alla successiva ripartizione ai Comuni;

IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE
A dare piena attuazione alla legge 29 Gennaio 1992 “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”, provvedendo di conseguenza, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato, a porre a dimora un albero nel territorio comunale, nonché, entro quindici mesi dall’iscrizione anagrafica, ad indicare sul certificato di nascita il luogo esatto dove tale albero è stato piantato.

I Consiglieri:
Alessandro Gerosa
Michele Faglia
Silvano Appiani