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In Consiglio In vetrina Interpellanze e Interrogazioni Monza

Interpellanza: Evento di presentazione dell’Expo 2015 presso la Villa Reale il 7 luglio 2013

Elio Bindi

ebindi@comune.monza.it

Alessandro Gerosa

agerosa@comune.monza.it

 

Monza, 3 luglio 2013

 

Alla cortese attenzione del Signor Sindaco

 

Interpellanza ai sensi dell’art. 38 Regolamento CC:

 

  • Evento di presentazione dell’Expo 2015 presso la Villa Reale il 7 luglio 2013

 

Premesso che l’Amministrazione Comunale di Monza, per prima in Italia, ha sottoscritto nel dicembre 2012 un protocollo di intesa con la Expo 2015 spa al fine di sviluppare progetti ed iniziative congiunte in preparazione e durante l’Esposizione Universale.

 

Nel corso degli ultimi giorni si è appreso, anche a mezzo stampa, che per il 7 c.m. è previsto un evento di presentazione ufficiale dell’Expo 2015 presso la Villa Reale di Monza che vedrà la partecipazione, oltre che del Sindaco, del Capo dello Stato, del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione Lombardia nonché del Commissario Unico delegato dal Governo per l’evento e del Presidente di Expo 2015 oltre ad un intervento del Presidente della Commissione Europea.

 

Ulteriori notizie non sono reperibili nè tramite il sito ufficiale della Società, che si limita a richiamare un messaggio Twitter del Presidente della Regione ma non annovera l’evento nel calendario-eventi nè tra le notizie, nè mediante il sito del Comune di Monza e della Regione.

 

Il Consorzio Parco e Villa informa i cittadini della chiusura dei giardini della Villa per esigenze connesse all’Evento, ma nulla aggiunge circa il medesimo.

 

Il Comitato “No Expo 2015” ha convocato un’iniziativa di informazione e protesta contro l’evento di domenica 7 luglio, e contro l’Expo 2015, per la stessa data.

 

Tutto ciò premesso:

 

Si interroga il Signor Sindaco al fine di conoscere, per quanto possibile:

 

a) le ragioni della chiusura dei Giardini Reali in data 6 e 7 luglio 2013;

b) le finalità dell’evento di domenica 7 luglio 2013;

c) il programma dello stesso;

d) se siano già calendarizzate successive iniziative ed eventi a Monza nell’ambito del protocollo di intesa Expo 2015;

e) se il Comune di Monza abbia ascoltato o abbia in programma di ascoltare il Comitato “No Expo 2015” in merito alle motivazioni della loro opposizione all’Evento;

f) se l’Amministrazione Comunale nella figura del Sindaco intenda riaffermare in occasione di tale evento la piena tutela e rispetto delle funzioni e del valore pubblico del Parco e della Villa Reale in particolare, in quanto sede di rappresentanza di Expo, secondo gli impegni assunti nel programma di mandato;

 

Elio Bindi

Consigliere Comunale

Partito Democratico

 

Alessandro Gerosa

Consigliere Comunale

Sinistra Ecologia Libertà

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Interpellanza su presunte (false) correlazioni criminose.

INTERPELLANZA URGENTE

Al signor Sindaco,

per farsi riferire dalle FF.OO. se sia dimostrata la correlazione tra presenze di nomadi in città ed aumento di fatti criminali.

Da un recente articolo di stampa pubblicato su una testata locale in data 22 Giugno 2013 leggiamo, attribuite in parte all’ex presidente di Circoscrizione Massimiliano Longo, dichiarazioni che pongono in certa correlazione i due fenomeni sopra esposti.

Riteniamo gravissimo che, per l’ennesima volta, si utilizzi strumentalmente un momento di profonda crisi economica e sociale, nella quale la paura per la perdita di posti di lavoro e potere di acquisto aumenta la fragilità delle persone, in particolare delle fasce più deboli quali gli anziani, per alimentare ulteriori sentimenti di paura ed intolleranza. Anziché combattere la crisi aumentando la solidarietà sociale, si addita il diverso come feticcio sul quale sfogare rabbia, paura ed insicurezze.

Chiediamo pertanto al Sindaco di interrogare con urgenza i vertici delle FFOO locali per avere conferma circa la fondatezza di quanto affermato nell’articolo indicato e che, qualora tale correlazione non venga confermata, nella sua duplice veste di rappresentante locale del governo e di capo della comunità locale, provveda a dare diffusione della risposta delle FFOO alla popolazione, per tranquillizzarla rispetto ad allarmismi rivelatisi ingiustificati grazie alle indicazioni da parte di fonti autorevoli, nonché fornendo indirizzi di supporto, da parte di servizi sociali e polizia locale, nei confronti di soggetti deboli maggiormente esposti alle conseguenze di soprusi e atti di violenza (a mero titolo di esempio, in alcune città si procede ad attivare assicurazioni, a spese del Comune, a favore di fasce deboli colpite da furti ed atti simili, come ad attivare ausili da parte di assistenti sociali e vigili di quartiere).

 

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà

P.S.= In seguito ad una tutt’ora in corso polemica generatasi rispetto ad un altro articolo, specifico soltanto per chiarire l’attenzione al tema da parte nostra che in questa interpellanza non impieghiamo il termine nomadi nella sua accezione erronea di sinonimo dell’intera popolazione Romanì, che come è ormai cultura generale è popolazione prevalentemente stanziale, ma nella sua accezione specifica, in quanto nell’articolo, per quanto in modo piuttosto “pittoresco” ( vi si scrive che “gruppi di almeno dieci e anche più zingari piombano in città” e di “carovane che stazionano nei pressi dello Stadio Brianteo”) si fa specificatamente riferimento in modo presunto alla suddetta categoria.

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Monza

Lettera del Sindaco sul futuro del NEI

In merito alle recenti legittime preoccupazioni in merito alla gestione del Nei, spesso accompagnate però da notizie errate o distorte, pubblico volentieri una lettera del Sindaco alle/ai Monzesi in cui si chiariscono i processi in atto.

“Care cittadine e cari cittadini,

ritengo opportuno fornirvi alcuni elementi che mi auguro possano chiarire come stanno realmente le cose sul futuro del centro sportivo NEI. Costruito negli anni ‘70 il NEI è l’impianto cittadino che più si caratterizza per la sua valenza aggregativa oltre che, ovviamente, di promozione dell’attività sportiva. Il NEI è ancora oggi l’unico impianto polivalente in città gestito direttamente dal Comune di Monza. Per questo, come forse saprete, uno dei primi atti della nostra amministrazione è stato di revocare la gara che ne avrebbe affidato ai privati la completa gestione.

Ciò ha permesso di scongiurare che l’impianto sportivo venisse privatizzato per i prossimi 19 anni: ciò che il Comune avrebbe dovuto pagare quale contributo gestionale al privato, lo abbiamo trasformato in investimenti di riqualificazione dell’impianto che sono già iniziati e che, in maniera ancor più intensiva, proseguiranno durante l’estate.

A questo proposito vi chiedo scusa per il disagio prodotto dalla chiusura estiva ma il sacrificio servirà ad avere un impianto più bello e accogliente e soprattutto a norma di legge. Il dettaglio dei lavori già eseguiti e in corso d’opera lo potete trovare nelle comunicazioni già esposte presso il Centro e sul sito del Comune. Non voglio ripetermi ma ricordarvi che sono lavori importanti, anche economicamente, in questi tempi difficili per le casse pubbliche. Ma nonostante questo voglio assicurarvi che le tariffe dei corsi e di tutto quanto si svolge al NEI continuerà ad essere controllato e calmierato dal Comune. E nemmeno i corsi subiranno modifiche. Non ci saranno sorprese, insomma, nonostante le voci allarmistiche.

Diverso è invece il discorso degli istruttori. Se da un lato il NEI continuerà ad essere saldamente in mano pubblica, la normativa e i rilievi della Corte dei conti inviati recentemente all’amministrazione, ci impongono di modificare il rapporto tra il Comune e chi svolge questo tipo di prestazione, che non può più essere considerata attività occasionale fornita all’Ente. E questo perché, negli anni, le attività del NEI pur variando in funzione della domanda dei cittadini, è andata consolidandosi.Comprendo le preoccupazioni di alcuni istruttori ma non possiamo proseguire con un rapporto di lavoro analogo al precedente. Come Pubblica amministrazione abbiamo il dovere di operare nell’ambito dei vincoli e delle indicazioni che il legislatore ci impone, garantendo comunque i servizi ai cittadini.

La soluzione che abbiamo individuato è quella di affidare, tramite gara per la concessione di servizi, la gestione delle attività sportive del NEI. Potranno partecipare associazioni sportive, enti di promozione sportiva, federazioni sportive. Il soggetto selezionato dovrà organizzare e gestire le attività sportive richiestegli dal Comune.

Il bando di gara stabilisce, comunque, il mantenimento dell’attuale piano delle attività, sia con riferimento agli spazi attualmente gestiti direttamente dal Comune sia a quelli affidati a società sportive locali – che continueranno ad usufruirne alle stesse regole e praticando le stesse tariffe – sia a quelli riservati ad usi sociali. L’amministrazione comunale, insomma, controllerà sempre la programmazione anche del singolo corso, le tariffe e tutto quello che riguarda la struttura di sua proprietà e anche come sarà svolto il lavoro delle associazioni selezionate, nell’interesse di tutti gli utenti del NEI e di tutta la città.

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Interpellanza: Sulla presenza di Associazioni Neofasciste in Città

L’antifascismo è uno di quei temi di cui vorremmo poter non occuparci più: attendiamo con ansia il giorno in cui potremo affermare che finalmente tutti i fascismi, vecchi, nuovi o mal riciclati, sono stati spazzati via dall’Italia e dal mondo.
Ma ad oggi purtroppo permangono ancora individui e gruppi che si dichiarano e professano fascisti e che vivono nelle nostre città seminando odio, xenofobia, razzismo, violenza.
E perché il fascismo venga estirpato l’attesa non può rimanere passiva ma si deve essere militanti antifascisti ogni giorno, in ogni propria azione.
In questo non possiamo che fare nostre le parole pronunciate dal Primo Ministro francese Jean-Marc Ayrault in merito all’infame assassinio di un compagno di 18 anni, Clement Méric, la settimana scorsa:
[box type=”shadow”]Studiare ogni possibilità che ci permetta di fare a pezzi in qualsiasi modo, democraticamente e sulla base del diritto, i movimenti fascisti e neonazisti [/box]
Per compiere questo anche a Monza, abbiamo presentato questa interpellanza, che riprende nel suo testo una lettera aperta che nel 2011 l’ANPI di Monza e Brianza inviò all’allora sindaco Mariani.

INTERPELLANZA

OGGETTO: SULLA PRESENZA DI ASSOCIAZIONI NEOFASCISTE IN CITTA’

Il 14.11.11 l’Anpi di Monza, inviava la seguente nota, relativa all’inaugurazione a Monza di una sede dell’associazione denominata Lealtà-Azione:

[box type=”shadow”]Al Sindaco di Monza Marco Mariani, Assessori , Consiglieri Comunali
Al Presidente della Provincia Dario Allevi, Assessori, Consiglieri Provinciali
Ai presidenti di Circoscrizione e Consiglieri

Lo scorso mese di settembre nella nostra città è stata inaugurata in Via Dante n.5 la sede di una “associazione” denominata Lealtà-Azione
Sul loro sito si presentano come una libera associazione di promozione culturale e sociale che vuole costituire una comunità etica, al tempo stesso politica, spirituale ed intellettuale, unendo uomini e donne in una comunione di intenti, d’ideali e d’azione, che agiscono volontariamente nella società con spirito Militante, ovvero con fede, senso del sacrificio, disciplina e senza ricercare utili materiali o profitti personali, perché animati da una concezione etica della vita che si riassume nel rispetto dei Valori tradizionali, nel senso dell’onore e nel rifiuto del compromesso sistematico.
Ma chi c’e’ dietro questo fiume di parole e retorica ?
La strategia con cui gli “associati” provano a insinuarsi nel tessuto sociale e a raccogliere consenso si basa sulla promozione sporadica di iniziative contro la pedofilia o la droga, iniziative animaliste, etc… In verità a Milano la loro sede di viale Brianza 20 (dagli associati definito “avamposto contro l’immigrazione e gli zingari”) è stata inaugurata il 28 ottobre 2010 con una conferenza in onore dell’ex generale belga delle SS Lèon Degrelle, condannato da un tribunale del proprio Paese come criminale di guerra. Questo episodio smaschera già da solo la matrice neonazista dell’associazione, ma approfondendo l’inchiesta si percepisce molto meglio lo strettissimo legame tra Lealtà e Azione e l’anima più violenta, razzista e pericolosa della galassia della destra estrema e xenofoba internazionale: gli Hammerskin (http://www.hammerskins.net/).
La setta neonazista degli Hammer è nata a livello internazionale a metà degli anni Ottanta da una costola del Ku Klux Klan. Sul territorio milanese, oltre ad avere aperto la sede di viale Brianza, gestisce la Skinhouse (http://www.skinhouse.info/) a Bollate, punto di riferimento dei militanti di Lealtà-Azione prima dell’apertura della loro sede indipendente (http://destrapermilano.blogspot.com/2011/01/milano-lealta-e-azione.html). Gli Hammerskin si considerano l’elité del mondo neonazista, per la loro “fedeltà ai valori” e “l’amore per le tradizioni”. Sono i più decisi fautori della “supremazia della razza bianca”. Simbolo, tatuato sul corpo dopo un lungo percorso iniziatico, i due martelli in marcia tratti dal film The Wall, in cui Alan Parker veste d’immagini le musiche dei Pink Floyd. Ma gli Hammerskin ne rovesciano il senso e le intenzioni: il loro doppio martello rappresenta la forza irresistibile in marcia per abbattere i muri che proteggerebbero le minoranze etniche e religiose che minano la Tradizione e la supremazia della Nazione bianca. L’innumerevole elenco di aggressioni (anche mortali) di cui si sono resi protagonisti in America e in Europa (inclusa Milano) è facilmente reperibile sul web e non lascia spazio a fraintendimenti. (http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2970&Class_ID=1004).

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha votato ad aprile una mozione che richiede la revoca dell’assegnazione da parte dell’ALER a Lealtà e Azione dei locali della sede milanese di viale Brianza. Questa circostanza fa riflettere sulla pericolosità di questo tipo di luoghi di aggregazione e degli ideali proposti per i quali, a marzo, a Magenta, l’amministrazione comunale ha negato l’utilizzo delle sale pubbliche per lo svolgimento di iniziative promosse da Lealtà-Azione.

In vista del raduno internazionale Hammerskin previsto il 26 novembre in Lombardia, presumibilmente a Bollate sono state presentate interpellanze in Consiglio Provinciale MB (allegata) e in Consiglio Provinciale a Milano.

Anche per quanto riguarda Lealtà-Azione Monza Brianza, basta una visita su Facebook per rendersi conto che questa “associazione” ha evidenti legami con la destra estrema: gli “amici” si definiscono “fascisti” e “camerati”, vantano ed esibiscono simboli che non lasciano spazio a dubbi. Il coordinatore della sede di Monza, tale Paolo che rifiuta di dire il cognome, appare in una foto di gruppo con la scritta Hammerskin sullo sfondo…!

Tutte le informazioni in nostro possesso sono state raccolte in un dossier consegnato nel corso dell’incontro con il Prefetto della Provincia di Monza e Brianza Dott. Renato Saccone, al quale abbiamo chiesto di attivarsi per la chiusura della sede di Lealtà-Azione la cui reale attività è in contrasto con la legge Mancino e con la Costituzione. Al Prefetto abbiamo altresì consegnato le oltre cinquecento firme di cittadini raccolte in poche ore durante il presidio antifascista del 8 ottobre scorso e segnalato le inquietanti “simpatie” istituzionali di cui Lealtà-Azione MB gode sia nel Comune di Monza (assessori e consiglieri) sia nella Provincia MB (il presidente).

Alle Istituzioni in indirizzo chiediamo analogo impegno e che non vengano in alcun modo concessi a Lealtà-Azione spazi pubblici e luoghi istituzionali per le sue iniziative, come purtroppo già accaduto alla Circoscrizione 4 con l’esposizione di una mostra sulla strage di Gorla del 20 ottobre 1944, che falsifica la storia e attribuisce alla Resistenza i disastri della guerra voluta da Hitler e Mussolini (“la “liberazione” continua ad essere una valida GIUSTIFICAZIONE per la morte di tanti, troppi.”). Urgente correggere la rotta onde evitare pericolose derive: deve essere quindi revocata la concessione della Sala Maddalena a Monza per un’iniziativa di Lealtà Azione prevista in data 12 febbraio 2013.

Inoltre le iniziative per le celebrazioni, come ad esempio la Giornata del ricordo, devono essere discusse e decise dal Gruppo di lavoro manifestazioni civili appositamente istituito dall’Amministrazione comunale per un’attenta, comune valutazione anche degli oratori prescelti.

Tutto ciò è peraltro non solo dovere ma obbligo di chi presiede e siede nelle sedi istituzionali, delle quali l’antifascismo è valore fondante perché nate dalla Resistenza e dalla Costituzione. Da parte nostra continueremo la mobilitazione per la chiusura della sede di Lealtà-Azione.

Per il Comitato Unitario Antifascista – Monza
Presidente Milena Bracesco

Per ANPI Comitato Provinciale Monza Brianza
Presidente Loris Maconi

Per ANPI Sezione di Monza
Presidente Rosella Stucchi[/box]

Ad oggi, la sede di Lealtà-Azione di Monza è ancora attiva, il giorno 18/5 si è tenuto un ennesimo convegno pubblico dal titolo “La rivoluzione conservatrice”: dal resoconto stilato e reso pubblico dalla stessa Lealtà e Azione di Monza, si legge come nel convegno si sia trattato di come ”Il parallelismo tra la crisi odierna e quella attraversata dalla Repubblica di Weimar, dove la Rivoluzione Conservatrice nacque e si sviluppo, ha suggerito la possibilità di una analisi delle sue posizioni e delle risposte che essa seppe dare ai suoi tempi, per capire da quali valori essenziali esse prendessero le mosse e valutare quali siano le possibilità di attualizzarle oggi.”; e di come “In un articolato ed avvincente intervento, il prof. Sideri, mattatore dell’incontro, ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso il variegato arcipelago di posizioni ed elaborazioni che costituì la Rivoluzione Conservatrice, intesa come una reazione moderna, nei modi ma non nell’essenza, alla modernità. Nella sua “incursione” il prof. Sideri ha rapidamente accennato a tutte le correnti che sotto l’etichetta di Rivoluzione Conservatrice sono state raccolte: neo-conservatori, consevatori cattolici e luterani, socialisti prussiani, nazional-bolscevichi, attivisti “bündisch” ed altri ancora.
Sideri ha sottolineato l’estrema attualità, di molte delle riflessioni che vennero proposte allora.”; in ultimo, si aggiunge che “L’incontro è stato chiuso da un breve intervento, curato dalla comunità militante RAIDO, dedicato ad uno degli esponenti eminenti della Rivoluzione Conservatrice, Ernst Von Salomon [esponente di spicco dei Freikorps], nelle cui pagine si trovano superbe descrizioni del cameratismo […]”.
Sul profilo Facebook si ritrova, tra i mi piace, Corneliu Zelea Codreanu, leader fascista e nazionalsocialista, Leòn Dègrelle, comandante della legione vallone delle Waffen-SS, fervente esaltatore in numerose opere successive di Hitler e negazionista, Julius Evola, teorico del razzismo spirituale e figura “intellettuale” di riferimento per vasta parte del mondo neofascista e neonazista, e infine la skin-house Milano, sede di riferimento degli Hammer Skin per il Milanese; le amicizie del profilo riprendono nei loro nicknames riferimenti agli Hammer Skin, vi sono foto con bandiere con croci celtiche, vi è amicizia con il profilo Facebook “La Fenice Comunità militante di Firenze”, dove si mischiano appellativi razzisti (Il concerto del primo maggio per far suonare 4 africani) o si definisce l’esercito alleato che entra a Firenze nel ’44 come invasori contro cui sparano degli eroici cecchini, et similia.

Chiediamo pertanto al Sindaco, nella sua veste di ufficiale di governo, di riferire al Prefetto sia la turbativa all’Ordine pubblico sia di conoscere se i competenti organi di polizia abbiano provveduto ad inoltrare all’Autorità Giudiziaria notizia di reato per violazione alla legge Mancino.

Chiediamo pertanto al Sindaco, nella sua veste di rappresentante della Comunità locale, di promuovere in città iniziative di diffusione della cultura dell’antifascismo, della solidarietà, della tolleranza e dell’interculturalismo tra i popoli, isolando esplicitamente ogni rigurgito di fascismo.

Chiediamo risposta a termini di Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.

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Monza

Isa4SiriaDay – l’8 Giugno all’Isa di Monza

Bella iniziativa organizzata all’Isa-Las di Monza che condivido volentieri!
isa4siriaday

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Spaziando

Sul finanziamento pubblico ai partiti

Riporto sotto un’ottima analisi di Sergio Boccadutri sulla nascente riforma del sistema di finanziamento ai partiti.
Aggiungo solo molto sinteticamente che questo tema, quello del finanziamento pubblico alla politica, è un perfetto esempio di regalo che il populismo consegna al sistema neo-liberista: un indebolimento e una crisi di autonomia delle forze politiche non può che andare a vantaggio alle forze economiche transnazionali e non che si insinueranno negli interstizi offerti dal sistema di finanziamenti privati.
Se la profonda crisi economica e sistemica attuale richiederebbe un ruolo forte della politica, che ad oggi non si è visto, un sistema di finanziamento privato non può che avvantaggiare il neo-liberismo nel suo disperato tentativo di sussistenza del sistema economico/egemonico in declino.

venerdì 31 maggio 2013 / Sergio Boccadutri*
Finanziamento ai partiti: una riforma lontana dall’Europa e con elementi di sola propagandaLe prime impressioni sulla riforma del sistema del finanziamento ai partiti di cui ha discusso oggi il Consiglio dei Ministri non possono essere positive: le imprese continueranno ad avere un vantaggio maggiore dei cittadini che vogliono sostenere la propria forza politica. Inoltre non si pone alcun limite al finanziamento individuale.

Infine non si regolano le fondazioni, che possono ricevere soldi da società a partecipazione pubblica: le stesse che per legge non possono versarli ai partiti. Non c’è quindi nessun reale passo in avanti a favore dei cittadini. Invece, nella stragrande maggioranza dei paesi europei esiste, in varie forme, un meccanismo, diretto o indiretto, di finanziamento pubblico. Si tratta, quindi, di una scelta che ci allontana dall’Europa, peraltro con il condimento di affermazioni grottesche: Saccomanni, infatti, dice che da abolizione fondi partiti ci saranno benefici per finanza pubblica. Nel 2012 Sel ha percepito 381.810 euro tutti rendicontati, lui, da solo, 450.000 euro. Se il governo vuole discutere seriamente ce lo faccia sapere, ma sembra prevalere la becera propaganda.
E’ utile ricordare che la prima legge sul finanziamento ai partiti è del 1974, è stata approvata all’indomani dello scandalo del finanziamento della maggioranza di governo guidata dalla Dc da parte di aziende petrolifere. Il finanziamento pubblico quindi nasceva con il proposito di sottrarre la politica ai potentati. Questo non significa che in questi anni non ci siano stati da parte di (alcuni) partiti illeciti, operazioni discutibili o semplicemente enormi sprechi. Tuttavia, la ‘politica a costo zero’ non esiste: senza meccanismi pubblici o di partecipazione, comanderanno solo i miliardari e le lobbies. Passeremmo dalla democrazia alla oligarchia. Il punto vero, invece, è garantire la trasparenza. Proprio in quest’ottica quasi un mese fa Sinistra Ecologia e Libertà ha depositato la propria proposta di legge, basata su alcuni princìpi, semplici e chiari: limitazione del rimborso elettorale alle spese realmente sostenute e riduzione del fondo a 18.750.000 €, detrazioni fiscali per donazioni di persone fisiche, divieto per le persone giuridiche di contribuire al di sopra dei 5.000 €, insieme alla piena realizzazione dell’articolo 49 della Costituzione. Ad esempio, l’accesso al rimborso andrebbe vincolato allo svolgimento di Congressi pienamente democratici almeno ogni 3 anni. Mi sembrano idee di buon senso, che possono fungere da base di discussione per tutti. Vedremo durante la discussione in Parlamento chi sarà davvero disposto a confrontarsi.
*tesoriere e deputato di Sel

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Spaziando

Catoblecheeee? a Milano

Domenica 2 Giugno, alle 17 a Barra A (Avanzi) di via Ampere 61,
Quelli di Calusca organizzano un dibattito per discutere dei mutamenti e delle elaborazioni attorno alla forma partito in corso attualmente.
Se ne discuterà con:

  • Fabrizio Barca
  • Nicola Fratoianni
  • Antonella Meiani
  • modererà l’incontro Luca Gibillini.

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    Commissioni In Consiglio Monza

    Report sportello carcere 2012

    Il Comune di Monza ha pubblicato il report annuale 2012 dello sportello carcere operante all’interno della struttura di via San Quirico.
    Sarà oggetto di discussione nella Commissione Politiche Sociali di oggi 30 Maggio.

    Report Carcere

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    In vetrina Monza

    Il wi-fi sbarca, finalmente, a Monza!

    In un anno la nuova giunta riesce in ciò che la vecchia non era riuscita in cinque: finalmente Monza dispone di 14 hot-spot diffusi lungo la città, nei suoi principali luoghi pubblici, che istituiscono una prima rete di aree coperte da connessione wi-fi gratuita.

    Con questo provvedimento si va a colmare in breve tempo un ritardo tecnologico sinceramente imbarazzante causato dalla precedente giunta: nell’epoca in cui l’amministrazione Obama lancia la completa copertura dell’intero suolo statunitense con rete wi-fi gratuita e liberamente accessibile da parte dello stato, a Monza la disponibilità di una rete wi-fi a cui allacciarsi al di fuori delle mura domestiche è stata lasciata de facto in “competenza residuale” a commercianti ed esercenti privati nella loro discrezionalità d’iniziativa, limitata disponibilità di risorse e disomogeneità territoriale.

    Sotto l’elenco dei primi 14 hot-spot attivati, a cui seguiranno altri:

     

     piazza_trento_nuova_7
    P.zza Trento e Trieste
     Piazza Carducci
    P.zza Carducci
     Piazza_San_Paolo_1
    P.zza San Paolo
     urban
    Urban center
     Binario7
    Binario 7
     Biblioteca S. Gerardo
    Biblioteca
    San Gerardo
     Biblioteca civica
    Biblioteca Civica 
     Biblioteca S. Rocco
    Biblioteca
    San Rocco
     Biblioteca Cederna
    Biblioteca Cederna
    Biblioteca Triante
    Biblioteca Triante 
    nei
    NEI
     Centro_Liberta
    Centro civico
    Libertà
     DAnnunzio
    Centro civico
    D’Annunzio
     mameli
    Centro civico
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    Monza

    Contro la cultura della paura per Monza città meticcia!

    Venerdì 17 Maggio è avvenuta nella centralissima Piazza Trento e Trieste una (piccola) rissa, scoppiata per degli insulti razzisti.

    Il fatto, poco rilevante dal punto di vista dell’ordine pubblico, acquisisce però rilevanza dal punto di vista sociale.

    Non è un caso che questa rissa avvenga quasi esattamente ad una settimana dai terribili fatti di Milano, e da una settimana di martellante campagna xenofoba e populista da parte di alcune forze politiche contro “i migranti”.

    Nell’intervento di Giovedì scorso in Consiglio Comunale lo avevamo detto: chi gioca a fomentare la paura per il diverso porta alla cultura dell’odio, e dalla cultura dell’odio alla cultura della violenza il passo è breve. Così Piazza Trento e Trieste può trasformarsi da luogo di aggregazione e meticciamento dei tanti ragazzi che vi si trovano quotidianamente per giocare e divertirsi a luogo di scontro e fratture sociali e culturali.

    La piazza è il luogo simbolo della città, perché è dove le comunità e le appartenenze si incontrano e generano quella che è la cittadinanza. Chi cavalca la politica della paura invece realizza una una città negata, una non-città, frammentata in spazi di vita ristretti alla propria comunità di appartenenza; il fine è trasformare i cittadini in individui perennemente deficitari di sicurezza percepita, in un processo di progressiva assuefazione dell’individuo-consumatore alla politica erogatrice.

    Noi consideriamo questo come il primo sintomo di un fenomeno potenzialmente molto più grave; per questo non potremo che lavorare con ancora più forza assieme a tutta l’amministrazione per rendere Monza una città più partecipata, aperta e meticcia.