Categorie
In Consiglio In vetrina Monza Mozioni

Misure da attuare contro ogni neofascismo

Ho voluto attendere che passasse la “buriana” di questi giorni, prima di pubblicare il testo della Mozione che ho presentato lo scorso Giovedì 7 Novembre dal titolo “Misure da attuare contro ogni neofascismo“.
Prima voglio però ringraziare di cuore tutte le compagne e i compagni, tutti i fratelli e le sorelle che nei giorni scorsi mi hanno espresso vicinanza, affetto e solidarietà; e a tutt* voi che mi avete riempito di calore umano volevo dedicare questa canzone:

 

 

Oggetto: misure da attuare contro ogni neofascismo e contro ogni manifestazione di discriminazione

Questa mozione nasce per iniziativa dei firmatari dell’Appello qui allegato.

Considerato che la galassia dell’estrema destra continua a occupare le pagine di cronaca per le proprie aggressioni e agguati in tutta Europa, come l’assassinio dell’antifascista parigino Clément Mèric e del rapper greco Pavlov Fyssas; in Italia con la strage perpetrata a Firenze dal militante di Casapound Gianluca Casseri, con l’aggressione ai danni di Luca “Zulù” Persico, membro dello storico gruppo napoletano “99 Posse”, da sempre impegnato nella lotta al neofascismo, e, sul nostro territorio, con le intimidazioni subite da Saverio Ferrari, direttore dell’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre unito al moltiplicarsi di manifestazioni e raduni neofascisti e neonazisti; nella nostra città con alcune aggressioni, con l’imbrattamento dei murales di Via Rosmini, realizzati dal Centro Sociale Foa Boccaccio e dedicati ai partigiani Salvatrice Benincasa ed Enrico Bracesco, nella notte tra l’11 e il 12 febbraio 2012 – circostanza nella quale venne fatta esplodere anche una bottiglia incendiaria-, con numerose scritte di stampo neofascista e con svastiche disegnate sui muri della Biblioteca Civica, luogo della cultura e dei saperi, e da ultimo l’episodio di intimidazione ai danni di persone di colore nel sottopasso Rota-Grassi, allo scopo di, affermano coloro che hanno compiuto il gesto, “nazificare un po’ Monza”.
Valutato che a Monza esistono almeno tre associazioni di chiara ispirazione fascista: Lealtà e Azione, stabilitasi in via Dante due anni fa, che tenta di creare intorno a sé un clima di relativo silenzio pubblico, rotto però dalle continue segnalazioni delle forze antifasciste e non ultimo anche dal Sindaco Scanagatti che ha rifiutato di concedergli l’uso della Sala comunale Maddalena; Forza nuova, i cui militanti si sono spesso presentati in città sotto le spoglie dell’associazione Leone Crociato; CasaPound Monza, che seppur presente dal 2008, ha avuto scarso successo e ha effettuato una sola fallimentare uscita pubblica durante la campagna elettorale per le Politiche 2013.
Osservato che l’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre ha realizzato un dossier nel quale sono contenute approfondite informazioni concernenti l’attività, i riferimenti ideologici, la presentazione pubblica delle organizzazioni neofasciste e neonaziste presenti sul territorio.
Reclamato che la XII Disposizione Transitoria e Finale della Costituzione della Repubblica Italiana, sorta dalla lotta partigiana antifascista, vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Che la legge n. 645 del 1952, legge Scelba, proibisce esplicitamente richiami all’ideologia nazi-fascista, e la legge n, 205, del 1993, legge Mancino, vieta la manifestazione di atteggiamenti di discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale.
Viste le sentenze della Corte di Cassazione – V sezione penale n.11 del 8 gennaio 2010 su Forza nuova e n. 40111/13 del 27 settembre 2013 su CasaPound

Si impegna la Giunta e il Sindaco a:
Individuare le forme e le modalità più efficaci per impedire secondo tutti i propri mezzi che le organizzazioni neofasciste abbiano agibilità politica sul territorio cittadino, in particolare nell’ambito delle occupazioni di suolo pubblico con gazebo da parte di associazioni o partiti che non si riconoscono nei valori antifascisti della Costituzione.
Coordinarsi con il Prefetto affinché vi sia una più severa applicazione della legge n. 645 del 1952 (legge Scelba) e della legge n, 205 del 1993 (legge Mancino). A promuovere, direttamente quando possibile, azioni legali in caso di violazione delle suddette leggi sul territorio comunale.
A farsi carico del mantenimento della memoria storica della Resistenza e delle origini antifasciste della Repubblica Italiana, con iniziative culturali in collaborazione con le scuole di ogni grado, e nei luoghi di aggregazione.
A sensibilizzare la cittadinanza monzese sui nuovi fascismi in particolare sul nostro territorio, con particolare attenzione alle fasce più giovani più esposte al fascino della mitologia neofascista.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà Monza

APPELLO per MONZA ANTIFASCISTA
La recrudescenza del fenomeno neofascista in atto in Europa è ormai giunta al culmine con l’assassinio degli antifascisti Clément Méric a Parigi nel giugno di quest’anno, e di Pavlos Fyssas ad Atene in settembre per mano di un militante dell’organizzazione neonazista Alba Dorata, cresciuta nel contesto della grave crisi economica e sociale e grazie alle connivenze con settori della Polizia greca.
In Italia la ormai ventennale propaganda omofoba, xenofoba e razzista e la riabilitazione di figure legate al ventennio fascista con l’intitolazione di targhe, strade e monumenti ad opera di partiti che siedono nelle Istituzioni locali e nazionali, ha favorito il proliferare di organizzazioni di estrema destra, con l’inevitabile strascico di manifestazioni e provocazioni.
Solo in Lombardia dall’aprile di quest’anno si sono tenuti ben quattro eventi dichiaratamente fascisti.
Ultimo in ordine di tempo il festival Boreal a Cantù in uno spazio pubblico inspiegabilmente concesso da un sindaco di area democratica a Forza Nuova, organizzazione che, dopo la sentenza della Corte di Cassazione del 2010 n. 11, dovrebbe essere al bando nel nostro Paese! A Monza sono presenti almeno tre associazioni di chiara ispirazione fascista. Lealtà Azione, stabilitasi in via Dante due anni fa, ha recentemente ospitato un’iniziativa con un veterano della Decima MAS che, al fianco dell’alleato nazista, compì eccidi di civili e partigiani tra il ’43 e il ’45. Forza Nuova, rappresentata in città da Leone Crociato, spesso in piazza con banchetti contro gli immigrati (i volti dei suoi militanti nelle foto pubblicate sul loro blog, sono sempre mascherati con il teschio simbolo delle SS). CasaPound, i cui militanti si autodefiniscono “fascisti del III° millennio”, presente a Monza dal 2008.
Come in passato questi gruppi strumentalizzano la crisi economica e sociale e il crescente disagio dei giovani e dei cittadini indicando il “nemico” da battere nell’immigrato, alimentando un clima di intolleranza e di conflitto tra poveri.
Le forze politiche e le associazioni democratiche di Monza sono risolutamente impegnate a contrastare presenza e attività di queste organizzazioni e rivolgono questo appello alla città, alle donne e agli uomini della cultura, dell’arte e della politica affinché cada il muro dell’indifferenza, già fonte nel passato di pericolose derive.
Medesimo impegno può e deve assumere la nostra Amministrazione Comunale alla quale chiediamo, nel rispetto della nostra Costituzione conquistata – è bene ricordarlo – con il sacrificio di tanti partigiani e antifascisti caduti e deportati anche nella nostra città, di inserire nel regolamento per la concessione degli spazi pubblici, il requisito “ANTIFASCISTA”.
Monza, settembre 2013

FIRMATARI
A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) – Sezione “Gianni Citterio” – Monza
A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati) – Sezione Monza Sesto San Giovanni
ARCI SCUOTIVENTO – Monza
Giovani Comunisti – Monza
PRC – Partito della Rifondazione Comunista – Circolo “Peppino Impastato” – Monza
SEL – Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo di Monza
Partito Democratico – Monza
Comitato Beni Comuni – Monza e Brianza
Comunisti Italiani – sezione “Emilio Acerbi” – Monza
Partito Comunista dei Lavoratori – Monza Brianza

ADESIONI
Città Persone Lista Civica Faglia
UDS Unione degli Studenti
Centro Culturale Ricerca CCR
Osservatorio Democratico sulle nuove destre
Associazione Culturale NOVALUNA
Comitato per il Parco “A. Cederna”
Comitato “La Villa Reale e’ anche mia”
Partigiani Cristiani
Coordinamento Inquilini Alloggi Comunali
Azione Civile Monza Brianza
CGIL- CISL- UIL Monza Brianza
Associazione Culturale San Fruttuoso
Osservatorio Antimafie Monza Brianza
Moderati Ecologisti
Associazione LIBERA Monza Brianza
Italia Nostra
Legambiente Circolo “Alexander Langer”
Il “Villaggio Globale”

Categorie
In Consiglio In vetrina Monza Mozioni Spaziando

Mozione: Sostegno al percorso “Expo dei Popoli”

Il Consiglio Comunale:
Osservato che expo 2015 si dovrebbe qualificare come spazio pubblico di elaborazione e proposta sui temi della sovranità e sicurezza alimentare, di giustizia ambientale e di uno sviluppo locale rispettoso delle identità culturali, in particolare secondo gli indirizzi degli obbiettivi di sviluppo del millennio ONU e del Manifesto “Expo dei popoli” sottoscritto da svariate associazioni e ONG;
Auspicato che la programmazione delle attività nell’ambito di expo 2015, all’interno e all’esterno della Cascina Triulza, sia assolta attraverso una corretta relazione di dialogo e dibattito tra Istituzioni e il mondo associazionistico;
Ritenuto che le proposte che emergeranno in ambito dell'”Expo dei Popoli”, debbano trovare riconoscimento da parte delle istituzioni a livello italiano, europeo e internazionale;
Rilevato che il Comune di Milano ha dato il proprio sostegno al percorso “Expo dei Popoli”, deliberato con la Mozione n. 53 approvata dal Consiglio Comunale in data 14/1/2013;

Impegna il Sindaco e la Giunta:
A sostenere il “Manifesto expo dei Popoli” e il percorso del relativo Comitato nonché la realizzazione dell’assemblea expo dei Popoli che, in concomitanza o a ridosso dell’Assemblea delle Nazioni Unite che dovrà valutare i risultati della Campagna del Millennio e definire le successive strategie, si svolgerà nel 2015 con l’obbiettivo di discutere le politiche di sviluppo e di lotta alla povertà e far giungere a tutti i gioverni riuniti alle Nazioni Unite le proposte dei popoli del mondo;
A garantire la disponibilità della città di Monza ad ospitare eventi promossi da “Expo dei Popoli”, ad esempio nel sito della Villa Reale di Monza, sede di eventi istituzionali e di rappresentanza, oppure in altre strutture di adeguato valore e rilevanza sul territorio cittadino;
A diffondere contenuti e spirito del Manifesto di Expo dei Popoli nell’ambito delle iniziative organizzate verso l’Expo 2015;
A coordinarsi con tutte le istituzioni interessate, a livello regionale e governativo, per vigilare affinché il palinsesto delle attività culturali della società civile nell’ambito di expo 2015 venga definito in modo aperto, democratico e nell’interesse generale;

Categorie
Senza categoria

La Stagione Teatrale del Manzoni di Monza 2013/2014

Video intervista al Presidente di Teatro di Monza srl Gian Mario Bandera e al Sindaco del Comune di Monza Roberto Scanagatti andata in onda sul Tg Monza e Brianza Tv sulla stagione teatrale del Teatro Manzoni.

Categorie
Monza

Veglia per Lampedusa

VEGLIA DI CORRESPONSABILITA’- VEGLIA DI ASCOLTO DEI MIGRANTI

Il prossimo venerdi 11 ottobre dalle ore 20.30 presso la piazza dell’Arengario di Monza, si terrà una “Veglia di Corresponsabilità” organizzata da Libera.
Una “Veglia di Ascolto”, perché nel corso della serata verrà data voce ai migranti per ascoltare le loro storie.
Dagli organizzatori viene chiesto a tutti di astenersi dal portare vessili di partiti, ma solo di Associazioni o Istituzionali.

Categorie
Spaziando

L’Aned sulla tragedia di Lampedusa

Nessuna parola riesce ad essere ben spesa davanti ad un comunicato stampa capace di toccare tanto nel profondo delle viscere. Grazie all’A.N.E.D. Sesto San Giovanni-Monza.
Aboliamo l’infame reato di clandestinità, aboliamo la Bossi-Fini, chiudiamo i CIE, creiamo corridoi umanitari.

“La guerra, la paura e la fame spingono migliaia di persone a lasciare la propria terra, ad affrontare ingenti spese e rischi d’ ogni genere per raggiungere luoghi dove sperano di trovare una vita migliore. Ma troppo spesso le loro speranze affondano con la loro vita prima di raggiungere le nostre coste, perché vengono trasportati a centinaia su barconi fatiscenti da sfruttatori senza scrupoli i quali , per non essere arrestati, li abbandonano o, peggio, li scaraventano in mare lontano dalla riva.

Le tragiche immagini di questi sbarchi sono scorse davanti ai nostri occhi dal televisore in questi giorni, e chi ha avuto il coraggio di guadare veramente, ha visto la disperazione nella sua faccia più drammatica.
 
E a noi, figli e amici di deportati nei lager nazisti, a queste immagini se ne sovrappongono altre, diverse, ma ugualmente dolorose: vagoni merci, carichi di persone trattate come bestie, esseri senza valore che viaggiano verso la morte nei campi di sterminio. E una domanda ci tormenta: nessuno vedeva? Nessuno li fermava? Molti vedevano e voltavano la faccia per paura per indifferenza; altri guardavano e si tormentavano nel sentirsi impotenti a fermare quell’immane massacro.
 
Quelle immagini drammatiche dei vagoni treni che scorrono sui binari ci rimandano obbligatoriamente all’oggi: c’è chi vede e  si rassegna perché non può far nulla. Ma c’è chi vede e soffre e si indigna e grida: basta! E noi gridiamo: basta! L’Italia e l’Europa sono sommerse da una crisi da cui è difficile risalire. Ma la crisi peggiore è la crisi di umanità che impedisce di trovare insieme soluzioni politiche affinché queste tragedie non si ripetano. 
Noi, figli, parenti,amici di Deportati deceduti nei lager nazisti non possiamo accettare che continui questo scempio per cui facciamo appello a tutte le forze politiche nazionali e internazionali, affinché si adoperino con ogni mezzo per aiutare  chi fugge da una tragica realtà a realizzare il diritto di vivere una vita serena e dignitosa. Non è possibile accettare che l’immigrazione sia, nel nostro paese, esclusivamente clandestinità.
 
E al nostro appello uniamo quello dei sopravvissuti al lager di Mauthausen che, alla liberazione scrissero un Giuramento, in cui è detto:”Noi vogliamo, ora che abbiamo ottenuto la nostra libertà e quella delle nostre nazioni, custodire il ricordo della solidarietà internazionale esistente nel Lager e trarne la seguente lezione: seguire un  comune cammino, quello della comprensione reciproca, della collaborazione  alla grande opera dell’edificazione di un mondo nuovo, libero e giusto per tutti.
Dal lager si sprigionano sempre importanti richiami: chi non sa costruire sul dolore, le sofferenze e le consapevolezze che ne derivano, non può che essere condannato a riprodurne altre.”
 
IL DIRETTIVO ANED SESTO SAN GIOVANNI

Categorie
In Consiglio In vetrina Mozioni

Mozione: Realizzazione di politiche di Co-Housing

Mozione: Realizzazione di politiche di Co-Housing

Premesso che:

– Il termine Co-Housing significa letteralmente “coabitare” e viene utilizzato in riferimento a una particolare forma di vicinato, dove singoli, coppie di giovani o anziani, intere famiglie vivono in complessi residenziali composti da appartamenti privati e da ampi spazi destinati all’uso comune. Oltre al tema della condivisione di spazi comuni, il co-housing è un modello abitativo in cui ricostruire legami sociali e nuove forme di abitare collettivo, contribuire alla qualità delle pratiche di vita quotidiane soddisfacendo i bi-sogni di socialità della cittadinanza, quali ad esempio l’accudimento dei bambini, degli anziani, la cura dell’ambiente, la manutenzione ordinaria degli edifici e la collaborazione con la municipalità.

– Il Co-Housing rappresenta un potenziale scarto culturale nell’attuale logica residenziale, quello di promuovere i principi di solidarietà, dialogo, meticciamento e coesione sociale finalizzati al benessere e alla sicurezza dei cittadini; prevenire il disagio, fino alle patologie individuali e collettive, derivante dalla solitudine connotante in termini sempre più critici la società individualista odierna; favorire forme di razionalizzazione dei consumi legati alla scelta consapevole di condividere spazi e servizi in uno spirito collettivo di mutua solidarietà; privilegiare l’impegno civile volontario e gratuito che rappresenta una importante risorsa per la collettività se favorito ed incentivato.

Considerato che:
– Nelle nostre società occidentali si è affermato un modello nucleare di famiglia sempre più chiusa nel proprio guscio e sempre maggiormente individualista, disgregante le reti parentali e sociali;
– Una crisi del modello di welfare pubblico esistente, perdurante da alcuni decenni, ha comportato un crescente abbandono delle famiglie nella gestione delle criticità sociali, nonché l’affievolimento delle pratiche di coesione sociale.

Rilevato che:
– Il Documento d’Inquadramento approvato dal Consiglio Comunale possiede le finalità, in particolare: di risanamento e riqualificazione al fine della dotazione di servizi nei quartieri oltre che di servizi generali urbani e allo scopo; di realizzare opere di interesse pubblico, anche esterne al perimetro dei singolo PII, in forma singola o associata, aree e opere in genere individuate nel Piano dei Servizi vigente e nel Programma delle Opere pubbliche, comprese opportunità di edilizia pubblica o convenzionata in affitto e in proprietà anche nelle varie forme di housing e cohousing.

Riscontrato che:
– Ad oggi, non risulta che le passate amministrazioni Monzesi abbiano mai preso in considerazione questo importante strumento di partecipazione, per rigenerare usi civici del patrimonio municipale, in grado di favorire, per l’appunto, socializzazione e legami di collaborazione tra cittadinanza e municipalità.

– Le linee guida proposte nel Documento d’Inquadramento recentemente approvato delineano una strategia di recupero e riqualificazione delle aree già urbanizzate, dismesse o sottoutilizzate, come modello per uno sviluppo sostenibile centrato sul riciclo e sul consumo zero di suolo.
– L’elaborazione del Documento d’Inquadramento ha rappresentato un passaggio chiave ed intermedio di forte indirizzo politico in preludio alla elaborazione del futuro Documento di Piano, che andando a costituire parte integrante del Piano di Governo del Territorio vigente dovrà trovare sintesi al proprio interno delle nuove esperienze ed indirizzi urbanistici, anche rispetto al tema centrale dell’impiego strategico del patrimonio immobiliare pubblico.

Osservato che:
– Appare oggi evidente la necessità di valorizzare soluzioni capaci di coniugare le politiche residenziali urbane con la produzione di socialità dal basso, producenti un contributo concreto alla qualità di vita quotidiana.

Riscontrato che:
– La realizzazione di forme di Co-Housing residenziale all’interno del tessuto urbano permette di costituire nuovi nodi facilmente incorporabili nel reticolo di sostegno sociale cittadino, capace di incrementare la sinergia sistemica della rete, rigenerare sistemi di welfare locali e protezione sociale, prevenire fenomeni di bullismo ed emarginazione sociale, diventare risorsa e scambio cooperativo per il contesto in cui si installa.

Valutato che:
– Il Co-Housing possa diventare per le amministrazioni pubbliche uno strumento per rigenerare usi civici del patrimonio municipale, favorendo la ricostituzione di legami sociali e di nuove forme di abitare collettivo e collaborativo di interesse territoriale, creando spazi verdi pubblici autogestiti, mettendo a disposizione sale e servizi comuni a disposizione dei cittadini (asili, palestre, biblioteche).

– Il Co-Housing agevoli la municipalità riducendo le necessità ed i costi in termini di sistema di welfare comunale (i.e. giovani coppie, anziani etc.), di interculturalismo e coesione sociale, di investimenti per la sicurezza urbana. Favorisca inoltre un maggiore coordinamento della pianificazione urbana.

Si impegna la giunta a:
– Valutare l’inserimento di interventi di Co-Housing nei piani attuativi dei Piani d’Intervento Integrato previsti tramite il Documento d’Inquadramento approvato.
– Inserire nel futuro PGT il Co-Housing come prospettiva abitativa all’interno del comparto di edilizia sociale
– Prevedere alcune occasioni per interventi di cohousing e di autocostruzione con finalità di
“sperimentazione”. A fronte di un riscontro positivo potrà essere aumentata automaticamente l’offerta abitativa grazie alla loro valenza di standard urbanistici, se a prezzi e requisiti convenzionati, che ne permettono la realizzazione in ogni area prevista come area standard dal Piano dei Servizi.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà

Categorie
In Consiglio In vetrina Interpellanze e Interrogazioni Monza

Interpellanza: Cori razzisti durante Monza-Rimini

Interpellanza: Cori razzisti durante Monza-Rimini

Appreso che durante la 5° giornata di Campionato di 2 Divisione, in occasione della partita Monza-Rimini, il giocatore Ameth Fall è stato oggetto di ripetuti cori ed insulti razzisti provenienti da una parte della curva del Monza; che solo dopo una sospensione della partita per 2 minuti disposta dall’arbrito, i cori sono cessati;

Valutato che l’A.C. Monza è salito alla ribalta nazionale per la propria scelta di essere la prima squadra di calcio in Italia ad adottare lo slogan “Stop Racism” sulle maglie da gioco nel luogo solitamente dedicato allo sponsor; che questo atto ha rappresentato un forte messaggio culturale e sociale verso un problema, il razzismo, che ha troppo spesso negli ultimi anni trovato le proprie espressioni più infime e becere negli stadi

Considerato che una parte della tifoseria organizzata del Monza è risaputamente legata da tempo a realtà della galassia dell’estrema destra, la cui ideologia incita alla xenofobia ed al razzismo, e che dunque questo episodio è una manifestazione di questo fenomeno in atto da tempo; che tale evidenza comunque non deve affatto tradursi in una condanna del tifo, e del tifo organizzato, in sé, che anzi può essere portatore di molteplici positività;

Si interpella il delegato allo Sport:

Se abbia ufficialmente preso posizione a nome dell’amministrazione sul gravissimo avvenimento.
Se intenda prendere contatti con la dirigenza dell’A.C. Monza perché la stessa si attivi per contrastare la diffusione di xenofobia, razzismo e intolleranza all’interno della propria tifoseria contribuendo invece a valorizzare le sue positività.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà Monza

Categorie
Commissioni In Consiglio In vetrina Monza

Monza aderirà ai Parchi Media Valle del Lambro e del Grugnotorto

Nella commissione Urbanistica del 20 Settembre è stata presentata dall’assessore la bozza della nuova Convenzione del PLIS* (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Parco Media Valle del Lambro, nel quale si prevede l’ingresso dei Comuni di Milano e di Monza.
Un’ottima notizia, aggiuntasi alla dichiarazione dell’assessore che presto  Comune provvederà ad aderire anche al PLIS del Grugnotorto.
Per l’ufficialità bisognerà attendere ancora del tempo, prima che il testo della convenzione possa essere varato in Consiglio Comunale. Ma il dato politico c’è ed è importante.
* = Il Plis si distingue in quanto la sua creazione è di iniziativa inter-comunale, mentre la Provincia si limita ad attestare il suo interesse sovracomunale. Inoltre, i vincoli che esso pone incidono direttamente sul Piano di Governo del Territorio comunale.

Categorie
In vetrina Monza

Largo Mazzini “2.0”, ecco come cambierà!

Ho sempre considerato il migliore indicatore della differenza di colore politico fra le storiche amministrazioni di Monza e di Sesto San Giovanni dalla via dedicata ad Antonio Gramsci nelle due città: l’imponente Viale Gramsci che accoglie gli automobilisti provenienti da Monza a Sesto, e la viettina perennemente asfissiata dal traffico 24 ore su 24 a Monza. Adesso via Gramsci a Monza verrà pedonalizzata, permettendo una vita più salubre ai suoi abitanti.
Ma questa non è affatto la sola novità nelle modifiche a Largo Mazzini, che hanno l’ambizioso e apparentemente titanico obbiettivo di snellire il traffico che impegna il largo: la modifica maggiore è che chi arriverà da via Arosio potrà solo svoltare a destra su via Turati, come chi arriverà da Corso Milano potrà solo svoltare o in via Visconti o in via Manzoni. E viceversa, naturalmente.
Per tutte le info dettagliate e per gli studi che hanno condotto a tali scelte rimando all’articolo di Tua Monza che pubblichiamo sotto.

Largo Mazzini

Largo Mazzini2

Categorie
Monza

Lettera dell’ANPI Mb a Provincia, Prefetto e al Questore

Pare che a circa metà Settembre Nazisti e Fascisti intendano tenere un raduno internazionale. Pare che questo raduno possa essere in Brianza. E’ cosa certa che ciò non potrà essere tollerato. Di seguito la lettera che l’ANPI Monza Brianza nella figura del suo Presidente Loris Maconi ha inviato a Provincia (quindi al noto antifascista Dario Allevi), Prefetto e Questore. Speriamo che venga attentamente letta e siano prese le conseguenze del caso.

———————–

Egregio Sig. Presidente,
dalla stampa abbiamo notizia che dal 12 al 14 settembre prossimi si terrà un
raduno internazionale di forze che si richiamano ai tragici valori del nazismo
e del fascismo.
Da alcune indiscrezioni sembra che tale raduno si potrebbe svolgere in una
località della Brianza.
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Monza e Brianza esprime la
propria preoccupazione per quanto preannunciato. Le chiede di fare tutto quanto
in suo potere per verificare la veridicità della notizia. Qualora venisse
accertata, l’Anpi Monza e Brianza la invita ad assumere ogni misura possibile
per impedire che ciò avvenga. Il raduno nazifascista rappresenterebbe una grave
offesa alla cultura democratica e antifascista della Brianza nonché una grave
violazione dei principi costituzionali. Ricordiamo infine che quest’anno
ricorre il settantesimo anniversario della Resistenza Italiana e sarebbe ancor
più inaccettabile che trovassero spazio manifestazioni di chiaro stampo
neofascista.

Certi della sua consueta collaborazione colgo l’occasione per inviarle i
migliori saluti.

Il Presidente dell’Anpi Provinciale di Monza e Brianza

Loris Maconi

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale Monza e Brianza
Ente morale: D.L. n.224 del 5 aprile 1945